Salute
9 Settembre 2025
Sottolineata l'importanza della riabilitazione per un invecchiamento sano

Ferrara celebra la Giornata Mondiale della Fisioterapia

di Redazione | 5 min

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In occasione della Giornata Mondiale dedicata alla Fisioterapia, che si è celebrata l’8 settembre, le Aziende Sanitarie ferraresi hanno ribadito l’importante della riabilitazione nei percorsi di cura delle persone con disabilità. La fisioterapia è una disciplina sanitaria essenziale che si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti affetti da problemi muscolo-scheletrici, neurologici e viscerali, con l’obiettivo primario di migliorare la qualità della vita, ripristinando le funzionalità compromesse e prevenendo nuove disabilità. Nella realtà sanitaria ferrarese, il ruolo dei fisioterapisti è riconosciuto come strategico nel governo dei processi clinico-assistenziali, partecipando attivamente alla pianificazione, programmazione e gestione delle attività riabilitative in un contesto multidisciplinare.

La riabilitazione nelle due aziende sanitarie ferraresi è attiva su molteplici fronti e abbraccia diverse patologie, tra cui quelle ortopediche, traumatiche, reumatologiche, oncologiche, pediatriche, neurologiche, cardiorespiratorie e intensivistiche. Le attività si svolgono in differenti setting, dall’assistenza ospedaliera (nelle Unità Operative di degenza, presso la Medicina Riabilitativa Umr – diretta dalla dott.ssa Antonella Bergonzoni – e  l’Unità Gravi Cerebrolesioni Ugc – diretta dalla dottoressa Susanna Lavezzi-  e nei reparti per acuti dell’ospedale di Cona), agli ambulatori e day hospital, fino alle sedi Usl sul territorio, come la Cittadella della Salute San Rocco e altre Strutture in città e in provincia. Presso l’Umr e l’Ugc, che sono setting di ricovero di riabilitazione intensiva e di alta specializzazione, vengono accolte persone con esiti di patologie neurologiche gravi (ictus, sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, neuropatie periferiche, gravi politraumi ed altre patologie) e pazienti con gravi cerebrolesioni a seguito di traumi cranici o emorragie cerebrali o altri eventi che hanno portato a coma. All’interno di queste strutture viene predisposto un progetto riabilitativo con programmi specifici di intervento per ricercare il recupero del movimento, delle funzioni cognitive e delle capacità di svolgere le attività della vita quotidiana. In questo compito il team riabilitativo  vede il coinvolgimento di più professionisti, preparati e con grande expertise: il medico fisiatra, il fisioterapista, il logopedista, l’infermiere, l’Oss e la psicologa. Inoltre grande è l’attenzione riservata nel percorso di cura alla famiglia/care giver, che viene coinvolta in un processo di formazione ed educazione terapeutica svolto da tutti i professionisti.

Nel primo semestre del 2025 sono stati presi in carico 1167 pazienti ricoverati negli ospedali territoriali e 1291 presso l’Ospedale di Cona di cui 162 in regime di riabilitazione intensiva, 19 pazienti nei DH riabilitativi territoriali e 85 presso il Dh di Cona, 332 pazienti nei tre OsCo provinciali di Cona, Comacchio e Copparo, 1149 presso gli ambulatori di primo livello provinciale, 77 presso gli ambulatori di secondo livello di fisioterapia respiratoria e patologie neurodegenerative, e 437 al domicilio.

Grande attenzione è posta all’utilizzo di nuove ed avanzate tecnologie per la valutazione e il recupero motorio e cognitivo, come sistemi robotizzati per la rieducazione del cammino, dell’arto superiore e del controllo del tronco, tecniche di neuromodulazione (Tms, Tdcs) e dispositivi di realtà virtuale. È ormai una realtà anche la telemedicina e la teleriabilitazione, che permettono di seguire pazienti e famiglie anche nella cronicità.

Susanna Lavezzi, direttrice dell’Unità Gravi Cerebrolesioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, ha sottolineato l’approccio personalizzato: “nei nostri reparti Ugc e Umr accogliamo pazienti con condizioni neurologiche anche molto  complesse, dove i percorsi di cura sono spesso molto lunghi. Il nostro impegno è quello di predisporre e realizzare un vero e proprio progetto riabilitativo individualizzato, per ricercare il massimo recupero consentito dal danno.  Questo è possibile grazie ad un team riabilitativo multiprofessionale, che opera in maniera interprofessionale, capace di condividere obiettivi e lavorare in sintonia con l’essenziale coinvolgimento della famiglia e dei caregiver,  formati ed educati ad accompagnare il paziente in ogni fase del recupero”.

“Questa modalità di operare, con il paziente al centro del processo di cura, è costitutiva della riabilitazione, prosegue Antonella Bergonzoni, direttrice dell’Unità di Medicina Riabilitativa, e viene seguita in tutti gli ambiti dove ci si trova ad operare, nelle degenze, come negli ambulatori e nei day hospital. Questo è un vero punto di forza. Auspichiamo che questa giornata dedicata alla fisioterapia, sia di stimolo per tutti noi professionisti per continuare a crescere e a fare rete e ci consegni un sempre maggiore entusiasmo nel ricercare modalità e strumenti di trattamento migliori per superare le fragilità”.

Un altro elemento distintivo è la crescente collaborazione tra la Riabilitazione aziendale e quella territoriale, concretizzata nella realizzazione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (Pdta) dedicati a patologie complesse come ictus, Parkinson, sclerosi multipla, Sla, fratture del femore e tumori. Come pure è attiva la collaborazione e coinvolgimento di associazioni di volontariato, nell’ambito di specifiche patologie, come l’ictus e la sclerosi multipla, a supporto di pazienti e famiglie.

Laura Bellini, dirigente dell’area riabilitativa delle Aziende Sanitarie ferraresi, ha evidenziato l’evoluzione del settore: “la riabilitazione ferrarese sta vivendo un periodo di grande crescita e innovazione. Abbiamo introdotto e stiamo sviluppando attivamente l’utilizzo di nuove tecnologie come la robotica e la teleriabilitazione, affiancandole alle tecniche tradizionali per offrire trattamenti sempre più efficaci e personalizzati. Il riconoscimento del ruolo strategico dei fisioterapisti all’interno della Direzione Assistenziale (diretto da Marika Colombi) ci permette di partecipare attivamente alla definizione di percorsi di cura integrati e centrati sul paziente, dall’ospedale al domicilio”.

Elisabetta Zucchini, direttrice della Riabilitazione Territoriale dell’Azienda Usl di Ferrara, ha commentato l’importanza della vicinanza al cittadino: “l’impegno dei medici della riabilitazione territoriale è quello di essere il più possibile vicini alle persone e di garantire la continuità assistenziale del paziente nel territorio di residenza dell’assistito  operando in maniera capillare negli ospedali del territorio, nelle Case e negli Ospedali di Comunità e a domicilio”.

La Riabilitazione Territoriale garantisce la continuità di presa in carico riabilitativa nel proprio ambiente di vita il reinserimento al domicilio e il monitoraggio della disabilità cronica. Questo modello organizzativo assistenziale, più vicino alla comunità e conforme al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), è potenziato dall’attivazione dei fisioterapisti di comunità e dall’utilizzo di servizi digitalizzati di teleriabilitazione e televisite. La tele riabilitazione e la collaborazione con i servizi delle Cure Primarie, i Medici di Medicina Generale e le associazioni di volontariato  migliorano l’integrazione ospedale-territorio e sono un pilastro fondamentale per superare le distanze e supportare i pazienti nella cronicità.

Il tema scelto quest’anno per la giornata mondiale, l’invecchiamento sano, la fragilità e la prevenzione delle cadute, è una problematica di grande impatto sanitario e sociale. La fisioterapia ferrarese promuove attivamente la sensibilizzazione e l’educazione della persona, dei pazienti e dei caregiver per prevenire le patologie e promuovere il benessere.

Le Aziende Sanitarie ferraresi continuano a investire nella formazione costante e nella ricerca clinica, con studi innovativi e collaborazioni con università e centri riabilitativi nazionali ed internazionali. Esattamente un anno fa sono stati celebrati i 50 anni della Riabilitazione a Ferrara, e il modello ferrarese di riabilitazione è oggi un solido punto di riferimento a livello provinciale, regionale e nazionale.

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