Politica
6 Settembre 2025
L'avvocato incontra la relatrice Onu in Senato chiedendole di precisare un tema di cui aveva già potuto sentire qualche giorno prima a Grottaglie

Anselmo, Albanese e “le logiche mafiose di Israele”

di Redazione | 2 min

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C’era anche Fabio Anselmo alla conferenza stampa in Senato che aveva come tema l’impatto delle sanzioni Usa sulla relatrice Onu Francesca Albanese. L’avvocato ed ex candidato sindaco di Ferrara ha ricordato un incontro dei giorni precedenti, La Notte dei Briganti, a Grottaglie in Puglia, dove Albanese ha ricordato degli effetti che le sanzioni hanno avuto su di lei e sulla sua famiglia.

Durante questa spiegazione c’è stata una parola che “ha particolarmente colpito” Fabio Anselmo: “Mafia”. Per queto l’avvocato ha deciso di chiedere ad Albanese di approfondire il tema.

“Non ho usato – precisa la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territorio palestinesi occupati – la parola ‘mafia’ ma ‘logiche mafiose'”.  Albanese spiega quindi come sia “tutto collegato a una economia sfruttata da Israele dove i palestinesi non hanno il controllo su nulla, neanche la sicurezza”.

“Smettetela di credere a questa fiction di Stato di Israele contro lo Stato di Palestina – prosegue -. Lo Stato di Palestina c’è sulla carta ma avete mai visto i servizi di sicurezza palestinesi intervenire a protezione dei palestinesi? No, perché stando al dettato degli accordi di Oslo la funzione delle autorità palestinesi e dei servizi di sicurezza dell’autorità palestinese non è di proteggere i palestinesi ma di fare il coordinamento per la sicurezza degli israeliani, non solo in Israele ma anche nelle colonie”.

“A fronte di tutto questo – aggiunge – è chiaro che qualsiasi interazione partenariato con un’opera con un costrutto così illegale come quello dell’occupazione israeliana che la Corte internazionale di giustizia ha dichiarato illegale, sia da smantellare unilateralmente senza alcuna condizione (non lo dice Francesca Albanese, lo diceva Francesca Albanese e adesso lo dice la Corte di giustizia internazionale)”.

“Israele – conclude – l’unica cosa legale che può fare è ritirare le truppe, smantellare le colonie, smettere di sfruttare economicamente le risorse dei palestinesi e in più adesso, visto che siamo in contesto di genocidio, smettere di commettere crimini nei confronti di Gaza e avanzare la pulizia etnica”.

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