Comacchio. Sandra Carli Ballola, consigliera de La città futura-Movimento 5 Stelle, spiega come lei e il partito che rappresenta siano “abbastanza stupiti dalla risposta dell’Istituto Remo Brindisi al nostro intervento sulla situazione segnalataci dai genitori della non attivazione della classe terza dell’indirizzo accoglienza turistica dell’Istituto alberghiero”.
Dicono di non capire “il tono dell’articolo per cui chi chiede lumi sulla scuola viene tacciato di volerla indebolire, proprio non capiamo questa difensiva spropositata e inspiegabile, al limite dell’assurdo e del fuori posto”.
La vicenda era uscita sulla stampa lo scorso 25 agosto con i genitori di 16 studenti che avevano inviato una lettera al Provveditorato. Pochi giorni dopo, il 2 settembre, la risposta dell’Istituto che smentiva la soppressione.
“Siamo, tra l’altro, – aggiunge la consigliera – tra chi qualche anno fa si attivò per istituire il Liceo linguistico al Remo Brindisi, profondamente convinti del ruolo della scuola in generale e nel nostro Comune in particolare, dove i dati sull’abbandono scolastico sono ancora molto importanti”.
Quello che risulta a Ballola è: “I genitori solo a metà luglio ricevono la comunicazione da parte dell’Istituto che la terza classe dell’indirizzo accoglienza turistica non sarà attivato, nonostante vi siano 16 ragazzi di cui 3 con cerificazione 104/92; l’8 agosto avviene un incontro online tra genitori, scuola e assessore all’istruzione Maura Tomasi, che non sortisce risultato; alcuni studenti scelgono allora altre scuole altri ripiegano su altri indirizzi”.
“Sulla richiesta di chiarimenti all’Istituto Remo Brindisi e Amministrazione comunale – scrive quindi la consigliera – riceviamo una risposta dai toni aggressivi e trionfalistici sullo stato di salute della scuola, ma non la risposta a ciò che chiedevamo: verrà attivata la terza classe dell’indirizzo accoglienza turistica dell’Alberghiero? E se no, perché? Perché ci si è attivati a luglio quando si sapeva già da maggio?”
“Poi – conclude – possiamo ragionare insieme sullo stato della nostra scuola secondaria superiore. Non vorremmo che il vacuo trionfalismo nasconda i problemi della scuola, allora la propaganda la farebbe un ente educativo non vocato a tale funzione perché la scuola è un organo costituzionale al servizio della persona e della dignità umana”.
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