Esterno Verde cerca giovani volontari
Avete meno di trent’anni e siete inguaribili curiosi? L’associazione Ilturco propone agli studenti under30 che vivono a Ferrara di partecipare attivamente a Esterno Verde
Avete meno di trent’anni e siete inguaribili curiosi? L’associazione Ilturco propone agli studenti under30 che vivono a Ferrara di partecipare attivamente a Esterno Verde
Un fulmine a ciel sereno per Comacchio e per il suo istituto alberghiero. Dopo mesi di incertezze, è arrivata la conferma: al “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi la terza classe dell’indirizzo di Accoglienza Turistica non sarà attivata
Nella chiesa ortodossa via Cosmè Tura, a Ferrara, la comunità ucraina continua a riunirsi in preghiera, tra speranze di pace e piccoli gesti di solidarietà. In un momento in cui le trattative internazionali sembrano incerte, abbiamo intervistato il sacerdote della chiesa greco-cattolica ucraina Vasyl Verbitskyy per capire come si vive questo periodo delicato, tra il dolore della guerra e la forza della fede
In città e a livello nazionale, la politica si divide sui numeri del turismo. La maggioranza rivendica presenze record, l'opposizione parla di crisi e cali. Ma secondo Alex Giuzio il problema è proprio qui: "I numeri, presi da soli, non dicono nulla. E alla fine li usi come vuoi. La vera domanda è: che modello di turismo abbiamo e che impatti produce?"
“Il villaggio Montecatini (1954 - 2024) - 70 anni di vita nelle case dei lavoratori marchigiani a Pontelagoscuro, Ferrara” è un audio documentario prodotto dall’Associazione Cristalli nella Nebbia in collaborazione con Unife che documenta l’emigrazione della comunità marchigiana verso il territorio ferrarese, ripercorrendone le tappe attraverso le voci dei testimoni
Martedì 26 agosto, dalle 18.30 alle 20, in piazza della Cattedrale a Ferrara, si terrà l’ultimo presidio di agosto per Gaza organizzato da Rete Pace Ferrara. L’iniziativa si inserisce in una mobilitazione che non si ferma: “La mobilitazione e i Presidi continueranno”, sottolineano gli organizzatori.
Il presidio sarà dedicato in particolare alla denuncia della catastrofe sanitaria e della carestia che colpiscono la popolazione palestinese. Secondo i promotori, “sono oltre 1400 i sanitari uccisi a Gaza dall’esercito israeliano, tutti gli ospedali della Striscia sono stati bombardati più e più volte e da mesi a Gaza non entrano farmaci, strumentazione sanitaria e personale medico”. Le conseguenze sono drammatiche: “I feriti vengono operati senza anestesia, sono state distrutte tutte le culle termiche per i neonati prematuri” e “le persone, soprattutto quelle più fragili, i bambini e gli anziani, stanno morendo di fame e di malattie assolutamente curabili”.
La Rete Pace Ferrara parla senza mezzi termini di “Genocidio in atto a Gaza per la volontà e l’azione dello Stato di Israele”, denunciando anche “i crimini di guerra, l’Apartheid, la pulizia etnica, la deportazione della popolazione, la decisione di occupare Gaza, la Cisgiordania, Gerusalemme Est, in violazione di ogni norma del Diritto Internazionale”.
Le richieste avanzate sono nette: “Chiediamo lo stop al Genocidio, l’immediato cessate il fuoco, l’entrata libera e massiccia nella Striscia di farmaci e personale sanitario, di aiuti alimentari e di acqua potabile; chiediamo il rilascio di tutti gli ostaggi, israeliani e palestinesi”.
La Rete sollecita inoltre il governo italiano a prendere posizione: “Chiediamo che tutti gli Stati, a partire dall’Italia, seguano l’esempio dei 142 che hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina” e che “il Ministero degli Esteri italiano rispetti l’ordine del Tribunale di Roma concedendo immediatamente il visto d’ingresso alle 39 persone, tra cui minori, che ancora si trovano a Gaza”.
Tra le proposte anche sanzioni economiche: “Chiediamo che la comunità internazionale attui subito un piano di sanzioni contro Israele simile a quello deciso in passato per il Sudafrica, che diede risultati decisivi”. Ai cittadini ferraresi, infine, viene rivolto un appello diretto: “Chiediamo anche alla comunità ferrarese di continuare o iniziare il boicottaggio dell’economia israeliana come forma di pressione politica nonviolenta”.
Nel corso della serata saranno lette e condivise “testimonianze e appelli di medici e mediche, di infermiere e infermieri, di associazioni e organizzazioni, comprese quelle israeliane, che denunciano l’orrore in atto a Gaza”.
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