Attualità
21 Agosto 2025
Le esequie in un gremito tempio di San Cristoforo alla Certosa. Don Domenico: "Vero rappresentante dell’associazionismo intelligente"

Lacrime e ricordi per l’ultimo saluto ad Alessandro Tagliati

di Redazione | 3 min

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“Era una brava persona”. Una frase che, in occasione degli estremi saluti, passa spesso di bocca in bocca, anche quando si cela dietro ad essa un velo di retorica. Per Alessandro Tagliati però, scomparso il 15 agosto all’età di 72 anni, non trova spazio nessuna retorica: era una brava persona. 

Le esequie del volto noto delle realtà associative, politiche e culturali ferraresi si sono svolte oggi (giovedì 21 agosto) alle 9.40 nel tempio di San Cristoforo alla Certosa, gremito di amici e colleghi del mondo della cultura, come l’ex ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, delle istituzioni, come il prefetto Massimo Marchesiello, della politica e delle associazioni, tra cui la collega e amica de La Comune di Ferrara, Anna Zonari, Corrado Oddi del Forum Ferrara Partecipata e Francesco Colaiacovo, presidente dell’Emporio Solidale Il Mantello, di cui Tagliati era stato vicepresidente. 

Nell’omelia, il celebrante don Domenico ha ricordato la profonda umanità di Tagliati, quella stessa umanità che ha rigato di lacrime i volti dei presenti. Quell’umanità che ha fatto avvicinare Alessandro Tagliati all’associazionismo “intelligente”, come lo ha definito don Domenico, di cui “era un vero rappresentante“. “Lui si sforzava spesso di mostrarsi virile, ma lui era già uomo, uomo dai grandi ideali e dal grande coraggio”, quello stesso coraggio che lo rendeva “capace di difendere un prato fiorito, a mani alzate, fermando un operaio che tagliava l’erba“. 

Quella di Tagliati era una filantropia innata, tanto che aveva deciso di svolgere attività di volontariato anche presso l’Emporio Sociale Il Mantello, come ha ricordato il presidente Francesco Colaiacovo: “Alessandro è stato fondamentale per il Mantello, è stato in grado di tessere relazioni e di prendersi cura dei bisogni dell’anima”. Il presidente dell’associazione ha poi ricordato un episodio sintomatico della volontà di Tagliati di mettersi a disposizione del prossimo, come quello che lo ha visto attivarsi durante il periodo del Covid per fornire ai ragazzi e ai bambini più bisognosi i dispositivi elettronici per proseguire l’attività didattica a distanza. 

“Avere delle parole giuste per salutarti è molto difficile e doloroso Ale… – scrive in un post su Instagram l’associazione – al progetto il mantello hai dato tanto. Ci mancherà tanto la tua ironia, la tua genialità e la tua passione. Ringraziamo di aver potuto condividere con te un pezzo di strada, un percorso pieno di sogni e fantasia, riempiremo il nostro cuore con gli splendidi ricordi che ci hai donato e ricordarti sarà sempre, un motivo per sorridere”.

Anche l’associazione culturale “Gruppo del Tasso”, di cui Tagliati è stato presidente, affida il proprio dolore ad un post su Facebook: “Ciao caro Ale, buon viaggio oltre le nuvole. A te che sei stato il nostro ultimo presidente e ancora a te, comprensivo, empatico, costruttivo, affettuoso con quell’irriducibile sorriso, sempre pronto ad ascoltare l’altro, ad aggregare, a favorire nuove relazioni benefiche”. 

“Senza la tua voce e le tue mani – conclude il post -, senza il coraggio costante delle tue posizioni nelle piccole imprese quotidiane, non ci sarebbe stato alcun Gruppo, alcuna Compagnia”. 

Tagliati era nato a Copparo ma da circa vent’anni viveva a Ferrara. Dopo aver lavorato in svariate pubbliche amministrazioni, negli ultimi quindici anni di attività si era occupato di sicurezza stradale in Provincia, favorendo la nascita e lo sviluppo di una banca dati degli incidenti stradali, riversati in una mappa elettronica del territorio che consente di indirizzare le risorse disponibili con grande precisione.

Se n’è andato a 72 anni dopo una malattia, che tuttavia non ha saputo spegnere il ricordo di un uomo che ha saputo mettere al primo posto i bisogni dell’altro. Come ultima volontà, dopo la cremazione, Tagliati riposerà nel cimitero della sua Copparo.

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