Attualità
25 Agosto 2025
L'azienda con sede al Consorzio Factory Grisù lavora a Ferrara e in tutta Italia "rendere accessibili opere d'arte e reperti a persone ipovedenti ed allargare, così, la platea dei fruitori"

TryeCo 2.0, tecnologia 3D per l’accessibilità culturale

di Pietro Perelli | 4 min

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Da una delle aziende che compongono il Consorzio Factory Grisù, Tryeco 2.0, è nato un progetto che unisce tecnologia 3D e accessibilità culturale a palazzo Schifanoia. Un progetto che permette a persone ipovedenti e non vedenti, ma anche a tutti i visitatori, di toccare con mano il patrimonio artistico ampliandone la fruizione.

Il percorso è stato presentato lo scorso 11 dicembre e entro la fine dell’estate verranno resi pubblici altri lavori in collaborazione con musei cittadini.

“Un lavoro molto molto importante”, lo definisce Matteo Fabbri ceo di TryeCo 2.0 che si dice anche “molto grato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Ferrara”. L’associazione ha infatti collaborato con l’impresa e “sono stati preziosissimi”. Spiega quanto sia fondamentale il confronto “con loro per ottenere il risultato migliore” anche grazie all’enfatizzazione di alcuni dettagli “per renderli più comprensibili”.

“L’applicazione di tecniche di scansione innovative e la stampa 3D applicate in ambito museale – aggiunge Roberto Meschini di Tryeco 2.0 – possono rendere accessibili opere d’arte e reperti a persone ipovedenti ed allargare, così, la platea dei fruitori“.

Il prossimo 13 settembre, in occasione del Festival delle imprese e delle idee che Cna organizza ogni anno in piazza Trento Trieste, insieme all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Tryeco è al lavoro per mettere a punto un percorso che possa invertire l’esperienza. Alcuni delle sculture a cui hanno lavorato (non solo per i musei ferraresi) verranno inserite in un percorso che consenta di provare l’esperienza della fruizione tattile anche a chi fruisce dei musei attraverso la vista. Chi vorrà sarà bendato e accompagnato nella visita da persone ipovedenti o cieche che guideranno attraverso la scoperta dei reperti messi a disposizione.

Un modo per mostrare quello che TryeCo 2.0 sta facendo a Ferrara ma anche in tutta Italia. “L’anno scorso in Val d’Aosta sulla via Francigena” dove su richiesta del Comune di Saint-Oyen (Ao), hanno realizzato 3 plastici in stampa 3D e digital manufacturing appositamente pensati per persone cieche e ipovedenti, posizionati lungo il tracciato storico della via Francigena in Val d’Aosta, sui Comuni di Etroubles, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses.

Oggi lo stanno facendo a Roma per diversi musei e anche per indicazioni tattili sul patrimonio culturale. “Una grande opportunità – dice Fabbri – del Pnrr che Schifanoia ha colto e che tanti Musei in Italia stanno portando avanti”.

Si tratta di un modo nuovo di scoprire l’arte e il museo a cui l’azienda ferrarese non è nuova e al quale affianca anche altri lavori legati alla salvaguardia del patrimonio. Nel 2019 TryeCo scansionò le Formelle dei Mesi che furono scolpite da un autore anonimo (convenzionalmente chiamato Maestro dei Mesi) tra il 1250 e il 1230 per adornare la Porta dei Pellegrini. Una porta che si trovava sul lato della Cattedrale prospicente a via San Romano.

Non solo, l’azienda che ha sede presso Factory Grisù ha all’attivo moltissimi lavori a Ferrara, in Italia e all’estero. Nell’estate 2023 sono stati in missione in Ucraina per la salvaguardia di due siti Unesco a Kiev, hanno effettuato un rilievo laser scanner 3D di 2 chiese nella National Preserve Kyiv-Pechersk Lavra e la restituzione di un modello navigabile e misurabile, per preservarle in caso di danneggiamento nel conflitto.

Oggi, grazie a scansioni laser e stampa 3D di precisione, il team di TryeCo ha fatto nascere delle riproduzioni fedeli di dieci opere d’arte selezionate di palazzo Schifanoia attraverso un progetto che si inserisce nell’intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Pnrr e gestito dal Ministero della Cultura.

Di seguito le specifiche delle opere riprodotte:

  • Anonimo, tondo in marmo ad altorilievo con aquila, XVIII sec., marmo, largh. 36 cm, spess. 4,2 cm, RA822, scala 1:1
  • Anonimo, boccale con cervo accucciato, fine XV sec.-inizio XVI sec. terracotta ingobbiata, graffita e dipinta, alt. 17 cm, largh. max. 13 cm, OA230, scala 1:1
  •  Anonimo, ciotola con stemma dei Bentivoglio, inizio XVI sec. terracotta ingobbiata, graffita e dipinta, alt. 6,2 cm, largh. max. 12 cm, OA263, scala 1:1
  •  Petrecino da Firenze (doc. nel 1460), medaglia con ritratto di Borso/impresa del Battesimo, bronzo , diam. 91 mm, NU51139, scala 1:1
  •  Matteo de Pasti (1412-1468), medaglia con ritratto Leon Battista Alberti/occhio alato, bronzo, diam. 93 mm NU51202, scala 1:1
  • Guido Mazzoni, Dolente, c. 1480-85, terracotta, 67,5 x 56,5 x 42,5 cm, OA1634, riduzione scala 20%
  • Anonimo, busto di Claudio, XVIII sec., Marmo, 49 x 47 cm, OA1664, scala 1:1
  • Replica della decorazione esterna della facciata quattrocentesca 50×50 cm.
  • Anonimo, boccale con nastro intrecciato, inizio XVI sec. terracotta ingobbiata, graffita e dipinta, alt. 19,6 cm, largh. max. 15,7 cm, OA393, scala 1:1
  • Matteo de Pasti (1412-1468), medaglia con ritratto di Isotta degli Atti/elefante, bronzo , diam. 85 mm, NU51209, scala 1:1

Otto copie integrano il percorso museale, mentre le ultime due sono collocate nella sala didattica.

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