Attualità
1 Agosto 2024
L’azienda ferrarese Tryeco 2.0 ha presentato i risultati dei lavori di rilievo svolti nel complesso Unesco Kyiv-Pechersk Lavra nella capitale ucraina: un esempio di salvaguardia del patrimonio culturale

Il rilievo 3D di due siti Unesco a Kiev per la loro salvaguardia è tutto ferrarese

di Redazione | 3 min

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È tutto ferrarese il rilievo tridimensionale di due siti Unesco a Kiev per la loro salvaguardia. L’azienda Tryeco 2.0 ha comunicato i risultati del lavoro svolto a fine giugno 2023 nella capitale ucraina per scansionare e rilevare la chiesa dei Santi Antonio e Teodosio e la chiesa di San Salvatore in Berestovo, all’interno del complesso Unesco Kyiv-Pechersk Lavra, un primo passo in aiuto dell’Ucraina per la tutela del proprio patrimonio culturale.

Dopo i saluti di Alessandro Canella, presidente di Consorzio Factory Grisù, dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei risultati, ha illustrato il lavoro Matteo Fabbri, Ceo di Tryeco 2.0: “È un’avventura iniziata con lo scoppio della guerra. Noi siamo andati in Ucraina già nel 2015, per un corso di formazione per restauratori. Ci hanno chiesto poi aiuto per il rilievo di parte del patrimonio Unesco di Kiev minacciato dalla guerra e, dopo un anno di consulti e di raccolta fondi, siamo partiti verso l’Ucraina in furgone: e il viaggio non è stato facile. Per rilevare gli edifici servivano laser scanner, macchina fotografica e il drone, che però non era utilizzabile. In soli due giorni abbiamo rilevato due chiese, la più grande di oltre ottocento metri quadrati, quella dei Santi Antonio e Teodosio. Siamo stati fortunati nei due giorni a Kiev, perché era il momento della rivolta di Prigožin, e quindi i russi non hanno bombardato la città”.

“Infine, abbiamo rilevato un edificio più piccolo ma più antico, la chiesa di San Salvatore in Berestovo: durante i lavori abbiamo ricevuto la visita di Kostyantyn Krainii, Deputy General Director for Scientific Work del complesso, e del dottor Francesco Pesce, vice capo delegazione dell’ambasciata italiana. Questa avventura ha dimostrato che il metodo funziona, per qualsiasi tipo di restauro”.

Geomar.it snc, azienda di Mondovì, ha supportato Tryeco nei rilievi: “Il lavoro è stato complesso per il tempo limitato, senza poter utilizzare tutte le tecnologie insieme, come il drone: ma siamo riusciti tuttavia a coprire tutto al 100%”, così il ceo Alberto Raschiari in collegamento da remoto. “Gran parte del lavoro è poi stato fatto in Italia, dal momento che a Kiev eravamo solo in due: il team ha poi costruito il gemello digitale, con un grande lavoro”.

“Non siamo solo eredi del patrimonio culturale. La sfida più grande è quella della loro conservazione, tutela e valorizzazione”, così Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del comune di Ferrara. “La ricostruzione 3D, segno di una tecnologia che avanza dal foglio bidimensionale, è una soluzione straordinaria per preservare il nostro patrimonio, una rivoluzione. Tryeco è un’azienda creativa: dobbiamo lavorare in sinergia per questi beni comuni: è la dimostrazione che siamo anche custodi del nostro patrimonio culturale, perché se lo perdiamo non lo recupereremo più”.

Infine, la parola a Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna: “Il significato morale di solidarietà si aggiunge sicuramente a questo lavoro. Ma spendo una parola per Grisù: a quel tempo, quando nacque, fu un qualcosa pionieristico in Italia da parte di aziende creative, e oggi vedo lo stesso entusiasmo di allora”.

“Parliamo di digitale”, prosegue l’assessore regionale, “che investirà tutto il mondo della cultura, nonostante parte di questo sia giustamente conservatore. Ci sono le biblioteche e i musei digitali, e le industrie culturali creative, su cui la Regione sta investendo molto: ma sul tema del digitale e della cultura l’Italia è molto indietro a livello europeo. Il rischio è quello di avere le risorse, le persone e non l’organizzazione necessaria. Realtà come Tryeco sono preziose, ma non vanno lasciate sole: il matrimonio tra sistema culturale pubblico e imprese creative va fatto, e mi fa piacere che qui a Ferrara si stia sperimentando”.

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