Vigarano Pieve. Ospiti delle Acli – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, una cinquantina di ragazze e ragazzi dai 6 ai 17 anni proveniente dai territori delle città ucraine di Sumy e Odessa presenti a Comacchio nel mese di agosto grazie al progetto nazionale di accoglienza “È più bello insieme”, ha trascorso la giornata di mercoledì 6 agosto presso centro sportivo del Canoa Club Oasi di Vigarano Pieve.
La giornata è stata promossa e organizzata dalla Acli Provinciali di Ferrara aps, con il coordinamento del presidente Mauro Gambaccini e della vicepresidente Paola Chiorboli e il coinvolgimento delle Acli Regionali Emilia Romagna, con la presenza del presidente Paolo Pastorello, insieme a don Massimo Manservigi, vicario generale della Diocesi Ferrara- Comacchio, in rappresentanza dell’arcivescovo Giancarlo Perego.
Il gruppo dei giovani ucraini ospiti della Diocesi di Ferrara-Comacchio in queste giornate di agosto, sono seguiti dal direttore Paolo Falaguasta e dall’operatrice Zinaida Ciubotaru della Caritas di Ferrara- Comacchio, risiede presso il Camping Florenz del Lido degli Scacchi.
Il progetto “È più bello insieme”, promosso attuato con il sostegno della Conferenza episcopale italiana, la collaborazione delle Acli, in collaborazione con Caritas Italiana, Caritas Ukraine, Caritas Spes, l’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede, la Nunziatura Apostolica in Ucraina e una rete sempre più ampia di realtà ecclesiali e associative sul territorio, è nato nel 2022 come risposta concreta alla tragedia della guerra in Ucraina. Il progetto ha permesso in questi quattro anni l’arrivo in Italia di centinaia di minori, offrendo loro settimane di sollievo, serenità e incontro fraterno in contesti di accoglienza sicura. Anche in questi mesi estivi, l’impegno si rinnova nel segno della continuità, con il coinvolgimento di 600 bambini e ragazzi ucraini, accolti in cinque percorsi distinti, in varie regioni del Paese, fra cui l’Emilia Romagna.
“È più bello insieme” non è solo un nome, ma un’intuizione che diventa realtà concreta ogni volta che la pace trova spazio nella semplicità di un gioco, in un pasto condiviso o in un momento di ascolto reciproco”: un’azione concreta della Chiesa e delle Acli di solidarietà, accoglienza, pace.
La giornata ha previsto per le ragazze e i ragazzi la possibilità di utilizzare i campi di calcetto, pallavolo, pallacanestro del centro sportivo e di svolgere sotto la guida di Mauro Borghi e dell’istruttrice Giorgia Minzoni una lezione sul “dragone”, l’imbarcazione monotipo da regata per lo svolgimento della disciplina sportiva Dragon Boat, diffusa in tutto il mondo che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12,66 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti al ritmo scandito dal tamburino, che usano pagaie.
I ragazzi hanno inoltre svolto un laboratorio creativo di testi e disegni, coordinato da Paola Chiorboli, mirato ad una riflessione condivisa su aspettative e desideri per il futuro. Gli elaborati verranno utilizzati per la realizzazione di segnalibri e poster a ricordo dell’esperienza in Italia, che verranno diffusi dalle associazioni coinvolte.
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