di Luca Caprini*
Desidero portare all’attenzione della cittadinanza e del dibattito pubblico un tema di assoluta attualità e importanza: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dell’Amministrazione pubblica, con particolare riferimento alle implicazioni etiche, giuridiche e sociali che tale innovazione comporta.
Il mio intento è quello di avviare una riflessione seria e condivisa sull’impiego dell’IA nei processi decisionali e nella gestione dei servizi pubblici: sono convinto che una tecnologia così potente, seppur ricca di potenzialità, debba essere adottata con estrema consapevolezza, nel pieno rispetto dei principi costituzionali e dei diritti fondamentali dei cittadini.
È necessario che ci interroghiamo, quindi, sulla reale neutralità dell’intelligenza artificiale, perché questo strumento, invece di ridurre le disuguaglianze, può rischiare di accentuarle, generando nuove forme di disparità sociale ed economica. Dobbiamo riflettere con attenzione sui limiti entro cui l’affidamento di scelte complesse agli algoritmi possa essere ritenuto accettabile, soprattutto quando tali decisioni influiscono direttamente sulla vita concreta delle persone. Infine, è fondamentale chiarire quali responsabilità debbano ricadere sugli enti pubblici nella fase di selezione, adozione e successivo controllo delle tecnologie intelligenti.
Credo che questi spunti di riflessione debbano essere condivisi e discussi apertamente, per sollevare nuove questioni, frutto del confronto tra sensibilità, competenze e visioni tra cittadini e Amministrazione, in modo che quest’ultima possa adottare strumenti tecnologicamente innovativi ed adeguati per governare responsabilmente, tutelando al contempo i principi costituzionali, la dignità della persona e l’interesse generale della collettività.
Rinnovo quindi l’invito a partecipare a questa riflessione collettiva, affinché l’innovazione non si traduca in automatismo, ma in progresso realmente umano e condiviso.
*Consigliere Comunale – Gruppo Civica Fabbri
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