di Giuliano Giubelli*
Sul caro parcheggi, argomento all’ordine del giorno, il nostro punto di vista è diverso da quelli espressi sulla stampa finora, perché non partiamo dal rincaro del posto auto, ma in primo luogo, dal linguaggio utilizzato per argomentare scelte e critiche: parlare di “fare cassa”, lo troviamo più affine al ministro dei trasporti che al sindacato. Spiace leggere che l’accesso al centro in auto sia fondamentale per i cittadini, “per incentivare la frequentazione e la vivibilità degli spazi urbani” (sic!).
FIAB da sempre chiede ai sindaci che hanno amministrato Ferrara di ridurre i parcheggi e rendere meno facile entrare in centro con l’auto privata, ovviamente predisponendo servizi.
Dichiarare che parcheggiare in centro aiuti il commercio di vicinato è una stupidaggine ormai smentita nei fatti, con buona pace anche di chi trasforma viale Cavour in un parcheggio natalizio.
Parigi, ad esempio, ha visto un cambiamento in positivo della vita dei cittadini e dei turisti da quando la sindaca Hidalgo ha adottato strumenti efficaci e coraggiosi, inibendo intere strade del centro al traffico motorizzato, piantumando alberi nelle rotonde, riducendo drasticamente il numero di posti auto e applicando tariffe elevate a quelli rimasti.
Non possiamo pensare che il dibattito politico e sindacale si riduca a parlare di tariffe urbane per i parcheggi, il tema è ben più ampio e coinvolge tutti, a cominciare dalle giovani generazioni; partiamo dai bambini piccolissimi, con genitori costretti allo slalom nel condurre il passeggino tra auto parcheggiate su marciapiedi, ciclopedonali, ecc. Oppure l’ingresso / uscita dalle scuole, pericolose camere a gas quotidiane. Che idea di città stiamo dando ai nostri figli?
Certo, questo è un dibattito estivo, la speranza di FIAB è che da settembre si inizi un confronto serio su mobilità urbana, benessere dei cittadini e sicurezza. È di questi giorni il rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2024, da dove fra l’altro Ferrara risulta la città dell’Emilia-Romagna con il tasso più alto di collisioni. Guida distratta, mancata precedenza e velocità eccessiva sono le prime tre cause: ma la velocità diventa la prima negli incidenti mortali in città.
Il rapporto ACI-ISTAT conferma che la maggior parte degli scontri stradali (oltre il 73%) e dei feriti (quasi il 70%) è sempre sulle strade urbane, mentre la stragrande parte degli scontri è dovuta a comportamenti umani scorretti (il 92,8%) ed è imputabile a guidatori di veicoli a motore (93,8%, mentre il resto a pedoni, ciclisti e monopattinisti).
Siamo disponibili, come FIAB Ferrara, a lavorare con istituzioni, sindacati e associazioni di categoria per iniziare a parlare in concreto di FERRARA 30 e di democrazia dello spazio pubblico; i dati di Bologna sono molto confortanti, dimostrano che un altro modello di città è possibile.
La velocità e la distrazione sono le principali cause di collisioni e scontri, lavoriamo su questo, lasciamo fuori le auto dalla città, rendiamo lo spazio pubblico di tutti, gradevole, accogliente e democratico.
Come ultima nota vogliamo evidenziare l’aspetto legato al benessere delle persone, il costo economico e sociale di questa alta incidentalità è pesantissimo: investiamo in salute e risparmiamo in sanità.
Questa è politica, tutto il resto è noia.
*Consigliere nazionale Fiab Italia
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