Economia e Lavoro
25 Luglio 2025
Cgil, Cisl e Uil chiedono di rivedere "subito una scelta che colpisce il diritto alla mobilità e penalizza il commercio locale"

Rincari parcheggi. “Una stangata per cittadini e lavoratori”

di Redazione | 2 min

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Quattrocento nuovi posti di lavoro grazie all’ampliamento delle serre idroponiche a San Giovanni di Ostellato (Fe), acquisto delle aree dell’ex zuccherificio di Comacchio, con successivi recuperi e riconversioni d’uso degli immobili. E ancora, realizzazione di un centro turistico ricreativo d’eccellenza a impatto zero a Portomaggiore e attivazione di politiche di welfare territoriale per contrastare lo spopolamento attraverso il potenziamento della mobilità tra i comuni limitrofi, il recupero edilizio per favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari e lo sviluppo delle comunità energetiche

I recenti aumenti delle tariffe di parcheggio a Ferrara, attivi dal 1° luglio, rappresentano per Cgil, Cisl e Uil un colpo durissimo per lavoratrici, lavoratori, cittadini e cittadine che quotidianamente devono accedere al centro storico per esigenze lavorative, sanitarie, amministrative o semplicemente per sostenere il commercio di prossimità”.

I sindacati parlano di rincari che, oltre a superare in alcuni casi la doppia cifra percentuale, “risultano completamente disallineati rispetto all’attuale andamento dell’inflazione, e appaiono dunque del tutto ingiustificati”. “A maggior ragione – aggiungono -, se si considera che l’azienda pubblica incaricata della gestione della sosta presenta una solida situazione di bilancio, con conti in ordine e nessuna reale urgenza che giustifichi un simile aggravio economico per l’utenza.

“Aumenti indiscriminati” che “non solo pesano sulle tasche dei cittadini già provati dal caro-vita, ma rischiano di compromettere seriamente l’accessibilità al centro cittadino, danneggiando lavoratori, lavoratrici e il tessuto commerciale locale, in un momento in cui dovrebbe essere invece incentivata la frequentazione e la vivibilità degli spazi urbani”.

Chiedono dunque all’amministrazione comunale e all’azienda responsabile “di rivedere in maniera concreta e trasparente la scelta che ha portato a questi rincari, e di avviare un confronto reale con le rappresentanze dei cittadini, delle attività economiche e del mondo del lavoro”.

“In un contesto economico difficile – concludono -, non si può pensare di far cassa colpendo chi lavora, chi vive e chi tiene viva la città”.

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