Cala rapidamente la disponibilità di acqua nel fiume Po anche se, fa sapere l’Autorità distrettuale del fiume Po, non è ancora allarme siccità. La nota arriva a seguito dell’incontro dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto idrografico riunitosi il 17 luglio.
Il dato che più da vicino riguarda la provincia di Ferrara è quello che esce dalla sezione idrometrica di Pontelagoscuro dove, fino a qualche giorno fa, si registrava una quota di 800 m3/s, il 17 luglio si registrano invece valori medi pari a 522 m3/s. Il cuneo salino è stabile resta a 6-7 chilometri di risalita dalla costa adriatica. A questo va aggiunto che anche le altre portate nelle principali sezioni del fiume Po (Piacenza, Cremona, Boretto e Borgoforte) sono mediamente inferiori a quelle tipiche del periodo.
Si tratta di dati figli di un mese di giugno caratterizzato da temperature marcatamente superiori alla norma del periodo e da precipitazioni in generale inferiori alla media, ad eccezione di buona parte dell’area più orientale della Regione Emilia-Romagna. Nelle prime settimane di luglio invece la temperatura nel Distretto si è caratterizzata per una generale riduzione nei valori massimi, in linea con la norma climatologica e precipitazioni diffuse su tutto il Distretto con quantitativi in generale prossimi o superiori alla media di riferimento.
Spostandoci a ovest i livelli idrometrici dei Grandi Laghi hanno registrato durante le prime due settimane di luglio una generale riduzione: il lago Maggiore e il lago di Como si attestano su valori inferiori alla media, mentre gli altri laghi presentano valori in linea o leggermente superiori alla media. Per quanto riguarda la neve nell’arco alpino gli accumuli sono andati progressivamente in esaurimento.
Nei prossimi giorni il territorio del Distretto sarà caratterizzato da temperature al di sopra dei valori tipici del periodo e condizioni di generale stabilità interrotte solamente da possibili episodi temporaleschi. Anche i deflussi superficiali, in assenza di precipitazioni prevedono, nelle prossime settimane, riduzioni di portata lungo tutti i principali corsi d’acqua distrettuali, compresa l’asta del fiume Po. Questa situazione, unita all’esaurimento quasi totale delle riserve nevose, porterà così ad una ulteriore progressiva riduzione dei livelli dei Grandi Laghi che potrebbe diventare critica sul lago Maggiore e sul lago di Como, che già si attestano su livelli inferiori alla media.
A seguito dello stato idrologico rappresentato e considerato che in diverse aree del Distretto cominciano a manifestarsi difficoltà frequenti di approvvigionamento per i diversi usi – in particolare, per quello irriguo – al termine della seduta odierna dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici (in cui sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili pervenute dai territori) la severità idrica a scala distrettuale viene rivista in peggioramento rispetto alle ultime settimane e passa quindi a “Bassa in assenza di precipitazioni” con l’eccezione dei territori della regione Piemonte, della provincia di Piacenza e dell’area del Delta del Po per i quali già adesso si individua uno stato di severità idrica “Medie in assenza di precipitazioni”.
Restano attenzionati i bacini lombardi di Brembo, Serio, Adda e Ticino; e quelli emiliano-romagnoli di Enza, Quaderna, Sillaro, Santerno e Lamone.
L’Osservatorio tornerà a riunirsi il prossimo 31 luglio. Tutti i dati analitici del Distretto sono visibili e consultabili sul portale istituzionale dell’ente al link: https://www.adbpo.it/osservatorio-permanente/ .
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