Jolanda di Savoia. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Jolanda di Savoia, al termine di un’approfondita attività investigativa, hanno identificato e denunciato gli autori di una truffa realizzata attraverso il noto stratagemma della “ricarica allo sportello bancomat”. Vittima dell’inganno un uomo di 50 anni residente nel copparese.
Il raggiro ha avuto origine da un annuncio pubblicato dalla vittima su un sito di e-commerce, nel quale veniva offerto in vendita del materiale per un valore di 150 euro. Dopo vari contatti telefonici, l’uomo è stato contattato da un presunto acquirente intenzionato a concludere l’affare. Quest’ultimo ha proposto di effettuare il pagamento tramite ricarica di una carta di credito, convincendo il venditore a recarsi presso uno sportello bancomat.
Guidato passo dopo passo al telefono, il 50enne ha eseguito le operazioni richieste, rendendosi conto solo in un secondo momento di aver trasferito il denaro invece di riceverlo. Il truffatore, fingendo un errore nella prima operazione, ha persuaso la vittima ad effettuare altre due ricariche, per un totale di 500 euro. Quando l’uomo ha compreso di essere stato truffato, ha provato inutilmente a ricontattare l’acquirente, che nel frattempo si era reso irreperibile. Scosso dall’accaduto, si è rivolto ai Carabinieri di Jolanda di Savoia per denunciare l’episodio.
I militari hanno immediatamente avviato le indagini, che – sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ferrara – hanno permesso di identificare il primo beneficiario delle somme versate e altri due complici coinvolti nel passaggio di denaro attraverso conti intermedi, allo scopo di ostacolarne la tracciabilità. Alla fine degli accertamenti, sono stati denunciati in stato di libertà per l’ipotesi di reato di truffa in concorso due uomini di 24 anni e una donna di 20, residenti tra il Trentino e il Friuli Venezia Giulia.
L’Arma rinnova l’invito alla cittadinanza a prestare la massima attenzione durante le operazioni online, specie in caso di pagamenti non tracciabili e contatti sospetti.
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