Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che chiede alla Regione Emilia-Romagna di avviare al più presto la discussione sulle quattro proposte di legge di iniziativa popolare su acqua, rifiuti, energia e consumo di suolo. La proposta, presentata da Anna Zonari (La Comune) e Leonardo Fiorentini (Civica Anselmo), ha trovato un consenso trasversale in aula, sostenuta anche dal vicesindaco Alessandro Balboni, che ne ha incoraggiato l’approvazione.
Soddisfatti i promotori e anche Rete per la Giustizia Climatica che, come La Comune di Ferrara, affidano ad una nota il proprio gradimento. “Ci attendiamo ora – dicono i primi -, da una parte, che, come recita l’OdG, il sindaco e la Giunta comunale si attivino nei confronti della Regione perché si proceda celermente alla discussione delle 4 proposte di legge di iniziativa popolare e, dall’altra, la Regione stessa operi in questa stessa direzione”.
“Ringraziamo tutte le consigliere e i consiglieri che hanno condiviso questo obiettivo – aggiungono i secondi -, approvando la proposta all’unanimità. Ora chiediamo che il Comune di Ferrara, attraverso il Sindaco e la Giunta, si attivi formalmente presso la Regione Emilia-Romagna per sollecitare l’avvio della discussione, anche tramite audizioni pubbliche con promotori, comitati e portatori di interesse”.
L’odg aveva preso spunto dalle quattro proposte su energia, acqua, consumo di suolo e rifiuti – redatte con rigore normativo e sostenute da oltre 7000 firme in tutta la regione – risalenti al settembre 2022, quando vennero formalmente presentate alla Regione dalla Reca (Rete per l’Emergenza Climatica e Ambientale). Dopo l’assegnazione alle commissioni competenti a novembre 2022, i termini previsti per la discussione si sono esauriti senza che le proposte venissero nemmeno calendarizzate. La chiusura anticipata della legislatura ha interrotto l’iter, che è ripreso solo a febbraio 2025, ma da allora (a cinque mesi di distanza) le proposte restano ferme.
“Le leggi di iniziativa popolare – ricorda La Comune – rappresentano, in Emilia-Romagna, l’unico strumento normativo a disposizione di cittadine, cittadini e organizzazioni per avanzare proposte legislative autonome. Rimandare la discussione significa svuotare di senso la democrazia e disincentivare l’impegno civico. Con il nostro ordine del giorno non si è chiesto al Consiglio comunale di entrare nel merito politico dei contenuti delle proposte, ma di ribadire un principio di legalità e correttezza istituzionale: che ciò che la legge prevede venga rispettato. Che chi lavora per il bene comune trovi nelle istituzioni interlocutori disponibili ad ascoltare e discutere”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com