“Oggi posso informare i cittadini che la Procura della Repubblica ha archiviato la denuncia, riconoscendo che il mio intervento rientrava pienamente nelle prerogative del mio mandato e non conteneva alcuna espressione diffamatoria”. Sono parole dell’ex consigliera comunale Anna Ferraresi dopo la querela che le era arrivata da Alessandro Sartini, titolare dell’azienda Sartini Grandi Impianti, a seguito di un’interrogazione, depositata il 26 febbraio 2024, con la quale chiedeva al sindaco Alan Fabbri di giustificare l’incarico, dapprima con affidamento diretto per il 2021 e poi con l’aggiudicazione con contratto triennale per la realizzazione dell’allestimento delle luminarie per la somma di 800mila euro.
“Sono soddisfatta – aggiunge l’ex consigliera – di questa conclusione, che conferma la piena legittimità e correttezza del mio operato. In democrazia, il ruolo di un consigliere comunale è anche quello di porre domande scomode, di vigilare sull’uso delle risorse pubbliche e di pretendere trasparenza. Quando, invece di rispondere nel merito, si tenta di zittire un’istituzione con una querela, si colpisce non solo una persona, ma il diritto di tutta la cittadinanza a essere informata”.
“Chi gestisce denaro pubblico e servizi comunali – conclude – deve accettare il controllo, non cercare di impedirlo con azioni intimidatorie. Rivendico con orgoglio il mio operato, portato avanti nell’unico interesse che conta: quello dei cittadini”.
Ferraresi nell’interrogazione invitava il sindaco Alan Fabbri a “garantire all’intera cittadinanza che non esistevano rapporti di conoscenza, amicizia o di qualsiasi altro tipo di interesse economico e personale con il titolare della ditta”, con sede a Bondeno, città dove oltre a essere nato e cresciuto, è stato prima assessore e poi sindaco. L’allora consigliera chiedeva poi “quali motivazioni avessero spinto l’amministrazione ad investire ingenti risorse pubbliche nell’installazione delle luminarie, nonostante la grave crisi commerciale che aveva colpito il centro storico di Ferrara e sostenere la ditta Sartini”.
Anna Ferraresi, dati alla mano, faceva presente che “fin dal 2021, l’impresa Sartini Grandi Impianti Srl, con sede a Bondeno, ha ottenuto l’incarico per l’allestimento delle luminarie natalizie nelle strade del centro storico di Ferrara, inclusa la fornitura e la messa in posa dell’albero di Natale di fronte alla Cattedrale, per un totale di circa 200.000 euro all’anno”.
Inizialmente, per l’anno 2021, l’incarico era stato assegnato tramite affidamento diretto, secondo quanto previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici. “Nel 2022 – scriveva Ferraresi -, la stessa ditta Sartini Grandi Impianti S.r.l, si è aggiudicata un contratto triennale attraverso una procedura aperta tramite gara telematica, per un importo complessivo di 570.000 euro nel triennio 2022-2024, pari a circa 190.000 euro all’anno”.
Per la procura però, quelle frasi “non contengono espressioni diffamatorie ma costituiscono l’espressione del legittimo diritto a ottenere informazioni in ordine ai motivi e criteri utilizzati per il raggiungimento di taluni obiettivi da parte del sindaco o della giunta, in relazione alla spesa pubblica sostenuta per l’allestimento delle luminarie la procura chiede l’archiviazione”.
Il sindaco, va ricordato, aveva risposto all’interrogazione spiegando che la Sartini si era “legittimamente aggiudicata il servizio partecipando alla gara europea a procedura telematica aperta e l’affidamento tramite accordo quadro, con un unico operatore economico, del servizio di noleggio, allestimento e assistenza tecnica per le luminarie nel centro storico”.
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