Sono stati entrambi condannati a 1 anno e 4 mesi – pena sospesa con non menzione – i due 23enni finiti a processo con l’accusa di lesioni personali aggravate in concorso tra loro per aver brutalmente malmenato un 16enne ferrarese in piazza Ariostea durante la serata del 7 novembre 2021.
La sentenza del giudice Giovanni Solinas del tribunale di Ferrara è arrivata nel pomeriggio di martedì 8 luglio. I due dovranno anche pagare una provvisionale di 5.318 euro ciascuno a favore della vittima.
In quella circostanza, i due condannati in primo grado avrebbero agito assieme ad altri due ragazzi, per cui in parallelo è stato aperto un secondo fascicolo di inchiesta dalla Procura minorile del tribunale di Bologna, che all’epoca dei fatti avevano addirittura 13 e 14 anni.
Tutto – secondo quanto raccontato da una testimone in aula – sarebbe nato per una sigaretta, sfociando poi in una violenta aggressione.
I due 23enni (difesi dagli avvocati Filippo Barbagiovanni Gasparo e Daniela Vitali) – secondo la ricostruzione della Procura – avrebbero prima spintonato il 16enne e poi gli avrebbero sferrato pugni al volto e calci nelle gambe fino a quando non cadde a terra dolorante.
Il giovane aggredito aveva tentato di difendersi ma era stato inizialmente trattenuto da dietro per le braccia, bloccato e picchiato. Il ragazzo era poi riuscito a scappare grazie all’aiuto di un amico ma era stato raggiunto, in due diverse occasioni, dai due imputati, che gli avevano rifilato un pugno in faccia ciascuno.
Il primo sotto i portici della scuola San Vincenzo, il secondo all’incrocio tra piazza Ariostea e via Fossato, dove il 16enne, che si era rialzato nel tentativo di fuggire, era stato inseguito dal gruppetto, nonostante l’intervento di alcune persone che avevano tentato di impedire l’aggressione.
Alla fine, ricoperto di ematomi e con una perforazione del timpano, venne assistito dai sanitari dell’ospedale Sant’Anna di Cona che, dopo averlo curato, giudicarono le lesioni guaribili in trenta giorni.
Ad assistere il giovane che, assieme ai genitori, si è costituito parte civile nel procedimento, è stato l’avvocato Carmelo Marcello: “Ci siamo occupati di un fatto grave commesso per motivi futili. L’esito non era scontato come avviene in tutti i casi di aggressioni di gruppo. Se si è arrivati a questo risultato è merito del mio assistito e dei suoi genitori che hanno voluto denunciare un deplorevole fenomeno sociale, vale a dire quello delle aggressioni ai minori“.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro quindici giorni.
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