Riva del Po
28 Giugno 2025
Il gruppo consiliare Uniti per Riva del Po presenta una mozione che condanna le violazioni dei diritti umani da parte di Israele e chiede al Governo italiano una svolta diplomatica e militare

Riva del Po alza la voce per la Palestina: “Interrompere il sostegno al governo israeliano”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Riva del Po. Il gruppo consiliare Uniti per Riva del Po ha presentato una mozione di forte impatto politico e morale, condannando “con fermezza le gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani commesse dallo Stato di Israele nei confronti della popolazione palestinese”. Il documento, discusso a livello comunale, si inserisce nel più ampio movimento di presa di posizione da parte di istituzioni locali e regionali in merito al conflitto in corso in Medio Oriente.

Nella mozione si sottolinea come il recente intervento militare israeliano nella Striscia di Gaza abbia causato “decine di migliaia di vittime civili, tra cui un numero altissimo di bambini e donne”, suscitando sdegno nella comunità locale. Viene inoltre richiamata l’attenzione sulle “gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, del diritto dei conflitti armati e dei diritti umani”, documentate da organizzazioni come Amnesty International, Human Rights Watch e da relatori delle Nazioni Unite.

Un passaggio particolarmente significativo della mozione fa riferimento alla Corte Internazionale di Giustizia, che ha “riconosciuto la fondatezza di un’indagine per possibile genocidio in corso da parte dello Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese”.

Il gruppo Uniti per Riva del Po richiama anche l’articolo 11 della Costituzione italiana, che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”, per evidenziare la contraddizione tra i principi fondamentali della Repubblica e la “cooperazione politica, economica e militare con Israele”.

Alla luce di questi elementi, la mozione avanza richieste chiare al Governo italiano: “Interrompere ogni forma di sostegno politico e diplomatico al governo israeliano”, finché non vi sarà un pieno rispetto delle risoluzioni Onu e del diritto internazionale; “Sospendere immediatamente la cooperazione militare con Israele”, incluse esportazioni di armamenti e tecnologie a duplice uso; “Attivarsi nelle sedi internazionali per il riconoscimento pieno dello Stato di Palestina”, promuovendo un processo di pace giusto e duraturo.

Il documento si chiude con un appello al sindaco e alla giunta comunale, affinché trasmettano la mozione alle principali autorità nazionali e si facciano promotori di “iniziative di sensibilizzazione e solidarietà nei confronti del popolo palestinese”, in linea con la decisione della Regione Emilia-Romagna, che “ha ufficialmente deciso di interrompere ogni forma di rapporto istituzionale con lo Stato di Israele”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com