Palazzo Gulinelli chiuso dopo il terremoto. Si intravede la fine del tunnel
L’intervento è destinato a imprimere una svolta storica al palazzo di via Savonarola 38, che si trova chiuso dal 2012 a causa dei danni subiti durante il terremoto
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Una sanzione per gli Slipknot dopo la bestemmia urlata durante il concerto dal palco del Ferrara Summer Festival
Dopo il parere favorevole della Commissione Giovani e scuola, le linee di indirizzo 2025-2027 per il diritto allo studio scolastico incassano il via libera anche dall'Assemblea legislativa. La Regione Emilia-Romagna conferma il suo impegno nella lotta alla dispersione scolastica
Se nel 2023 erano circa 476 milioni e nel 2024 circa 482 milioni nel 2025 si arriva a circa 564 con un incremento di oltre 80 milioni di euro, confermando la priorità attribuita al rafforzamento di un welfare regionale sempre più attento alle esigenze dei cittadini. A Ferrara l'incremento tra il 2024 e il 2025 è di circa 7 milioni di euro.
Nell'ambito del progetto Pcto intitolato “Le cellule nervose e le malattie neurodegenerative”, gli studenti della classe 4S del Liceo Scientifico A. Roiti hanno dedicato il loro impegno allo studio approfondito dell’epilessia
Anche per l’anno 2024 Cidas ha ricevuto dall’Agenzia Onu per i Rifugiati, il riconoscimento “We Welcome” per l’impegno nel favorire l’inclusione nel mercato del lavoro di richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale. Tutto questo accade alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato, mentre il numero delle persone in fuga da conflitti e persecuzioni in tutto il mondo si mantiene a livelli record e i brutali tagli ai finanziamenti umanitari stanno mettendo ancora più a rischio milioni di vite, emergono alcuni fatti positivi e incoraggianti sul fronte dell’inclusione lavorativa delle persone rifugiate in Italia.
“Siamo profondamente orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma Welcome – dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Il successo di questa iniziativa nasce dalla determinazione delle persone rifugiate, che ogni giorno mettono in campo coraggio, competenze e talento per costruire un futuro dignitoso. Ma è anche il frutto della collaborazione con il Ministero del Lavoro, del supporto di partner fondamentali e della crescente consapevolezza, da parte delle aziende, che l’inclusione professionale dei rifugiati non rappresenta soltanto un atto di responsabilità sociale, ma costituisce soprattutto un’opportunità concreta per affrontare alcune delle sfide più urgenti del mercato del lavoro, a partire dal disallineamento tra domanda e offerta. I percorsi virtuosi avviati all’interno delle aziende premiate raccontano storie di resilienza e trasformazione che hanno arricchito non solo la vita dei rifugiati, ma anche quella dei colleghi e delle comunità che li hanno accolti”.
“Come Cooperativa da anni operiamo quotidianamente per garantire percorsi di inclusione lavorativa e formativo-professionale sui territori dove operiamo, in stretta collaborazione e coordinamento con gli Enti Locali coinvolti nella rete del sistema Sai – dichiara Francesco Camisotti, Responsabile Settore Società e Diritti della Cooperativa Cidas -. Nel 2025 riteniamo sia sempre più essenziale attivare forme di partenariato con il mondo del lavoro, con i rappresentanti datoriali e le organizzazioni di rappresentanza, anche sindacali. La popolazione rifugiata, ad oggi, rappresenta un importante protagonista del tessuto produttivo locale, comportando nuove sfide da affrontare in rete e con forti alleanze territoriali. Risulta infine imprescindibile continuare ad operare, con forte determinazione e con approccio multi-agenzia, contro lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, una piaga sociale presente sul territorio nazionale che, sempre più spesso, riguarda la popolazione vittima di migrazione forzata e rifugiata presente nel sistema di accoglienza straordinario ed emergenziale, che continua a essere preponderante rispetto al sistema di accoglienza strutturato e pubblico, coordinato dagli Enti Locali (Sai)”.
Tra i numerosi servizi svolti, Cidas si occupa dell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, attivando progetti nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) e del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami), in stretta collaborazione con diversi Enti Locali.
La Cooperativa opera all’interno di un quadro normativo articolato e gestisce un’accoglienza prevalentemente diffusa, grazie a circa 180 strutture abitative distribuite nelle province di Ferrara, Bologna e Ravenna. Le attività sono svolte da un gruppo di professionisti altamente qualificati, con competenze specifiche nell’ambito del dialogo interculturale, dell’accoglienza, della protezione e dell’integrazione delle persone accolte.
Oltre all’accoglienza in struttura, Cidas promuove anche percorsi di accoglienza in famiglia o tramite l’affido di minori, grazie al progetto Vesta, ideato e gestito dalla Cooperativa su diversi territori dell’Emilia-Romagna.
Cidas è inoltre attiva nella gestione di sportelli sociali, nell’offerta di consulenza legale, nei percorsi di inserimento lavorativo, nell’insegnamento della lingua italiana e nelle attività di mediazione interculturale e sociale.
Particolare attenzione è dedicata al supporto delle persone vittime di sfruttamento lavorativo: proprio in quest’ambito, per la provincia di Ferrara, CIDAS, lo scorso anno, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Legacoop Estense, Flai Cgil, Inps, Prefettura di Ferrara per il contrasto al caporalato.
Grazie a “Welcome. Working for Refugee Integration”, nel 2024 in Italia sono stati avviati oltre 16 mila e 200 percorsi professionali per persone rifugiate, un risultato che porta a più di 50 mila il totale degli inserimenti ottenuti con il programma dalla sua nascita nel 2017. Sono state premiate a Roma le 227 aziende che hanno favorito percorsi d’inclusione lavorativa di rifugiati lo scorso anno.
Il programma Welcome si conferma uno strumento chiave, in grado di proporre soluzioni concrete per l’inclusione lavorativa delle persone rifugiate. Nell’arco di sette edizioni, il progetto è cresciuto costantemente fino a diventare un modello vincente, un vero e proprio programma per un processo strutturato e partecipato di inclusione, basato su un approccio multistakeholder, nel quale le competenze dei diversi soggetti interessati si integrano e si sostengono.
La crescita del programma riguarda tutti gli aspetti principali, a partire dal più alto numero mai registrato di aziende candidate: I contratti di lavoro rappresentano oltre il 98% sul totale degli inserimenti – fra questi, i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 5,2% – mentre i rimanenti sono tirocini. La percentuale di donne inserite rimane stabile e intorno al 19%.
Tra i fattori che hanno determinato l’assunzione dei rifugiati, al primo posto, per il 62% delle aziende, c’è la scelta di un “maggiore impegno verso la comunità e verso i soggetti svantaggiati”, segue “la promozione del cambiamento culturale all’interno e all’esterno dell’azienda” (43%) e “l’adesione ai principi di responsabilità sociale d’impresa” (41% delle aziende premiate). Tra i settori delle aziende premiate, al primo posto troviamo alloggio e ristorazione con il 20%, davanti al settore delle costruzioni, che sale dal 13% al 18%, seguito dalle attività manifatturiere al 15%.
In questa settima edizione, l’Unhcr ha assegnato inoltre il logo We Welcome a 57 cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, si sono impegnati per favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.
Welcome è un ecosistema in continua espansione. Dal 2022, la rete WelcomeNet ha coinvolto 127 organizzazioni della società civile in 18 regioni e 60 province. A supporto di aziende, rifugiati e associazioni locali operano anche 7 Welcome Liaison Officer, attivi negli Hub di integrazione realizzati con i Comuni di Bari, Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma e Torino, nell’ambito del programma Spazio Comune. Il 2024 ha segnato anche l’avvio di nuove progettualità. La piattaforma Welcome-in-one-click, lanciata a fine 2023, ha visto una crescita esponenziale di utenti e opportunità ed è ora entrata in una seconda fase, più dinamica e mirata, per facilitare l’incontro tra offerte di lavoro e le competenze e i talenti delle persone rifugiate.
Parallelamente, sono stati attivati i primi corridoi lavorativi per rifugiati, grazie alla collaborazione tra istituzioni e imprese e con il supporto fondamentale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali. Tre progetti pilota nei settori IT, oreficeria e cantieristica navale sono già realtà; altri verranno lanciati nelle prossime settimane.
Il progetto Welcome. Working for refugee integration è realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da Confindustria, dal Global Compact Network Italia, dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (Aidp) e da Confimprese.
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