Cento
19 Giugno 2025
L’iniziativa di inCentro è della cooperativa sociale inTandem (aderente a Confcooperative)

Autismo: a Renazzo un centro dedicato alle famiglie

di Redazione | 2 min

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Renazzo. Apre a Renazzo di Cento uno spazio per bambini e ragazzi autistici e le loro famiglie. L’iniziativa è della cooperativa sociale inTandem (aderente a Confcooperative Terre d’Emilia), fondata a Modena dieci anni fa e attiva in diverse città italiane con servizi domiciliari, centri specializzati e progetti educativi. Il Centro inTandem, che si trova in via Renazzo 40, verrà inaugurato nel pomeriggio di sabato 21 giugno al termine di un incontro pubblico sull’autismo in programma dalle 15:30 alle 18:30.

«Il centro di Renazzo nasce per offrire interventi basati sull’Aba (Applied Behavior Analysis), una metodologia riconosciuta a livello internazionale per l’efficacia nell’insegnamento di nuove abilità e nella promozione dell’autonomia – dichiara il presidente di inTandem Luca Bompani – È un ambiente accogliente, multidisciplinare, pensato per accompagnare le famiglie nei percorsi educativi ed evolutivi quotidiani»

«Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento sul territorio, un luogo di opportunità e sostegno per le famiglie – aggiunge Tania Vicini, coordinatrice del centro – Ogni nucleo familiare che si rivolge a noi trova un’équipe formata e un ascolto attento. Il nostro impegno è contrastare l’isolamento che spesso accompagna l’autismo, promuovendo una rete di relazioni, interventi concreti e prospettive di speranza».

La struttura di Renazzo si ispira al modello inCentro, già attivo in altre sedi di inTandem. A Modena e Mirandola, per esempio, sono una cinquantina i bambini di età compresa tra 3 e 8 anni seguiti da terapisti Aba, pedagogisti e psicologi che lavorano in sinergia per offrire un intervento personalizzato e integrato.

Nei mesi scorsi ha fatto scalpore la storia di un bambino di quattro anni che non parlava; l’unico modo in cui esprimeva le proprie necessità era indicare gli oggetti desiderati. Grazie alla lingua dei segni, dopo due anni il bambino è in grado di emettere semplici sillabe e pronunciare diverse parole bisillabiche, oltre al nome degli adulti di riferimento.

«Lavoriamo per creare un impatto reale nella vita di ogni bambino – spiega Ingrid Bonsi, supervisor del centro –. Il nostro obiettivo è aiutare le famiglie a trasferire nel quotidiano gli apprendimenti costruiti insieme, nel gioco, a scuola e nella relazione».

L’evento di inaugurazione del 21 giugno prevede visite guidate agli spazi, incontri con l’équipe educativa, un’area gioco strutturata per i più piccoli e un momento conviviale per tutta la comunità.

Info: info@intandem.it; www.intandem.it; +39 329 656 2002.

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