di Tommaso Piacentini

Formare la classe dirigente del futuro coinvolgendo le maggiori istituzioni del territorio. Sono state dichiarate aperte, fino al 30 giugno – ma con possibilità di proroga fino al 15 luglio -, le iscrizioni per la terza edizione della Scuola di sviluppo territoriale, il progetto, rivolto ai giovani tra i 16 e i 19 anni, che dedicherà una lezione al mese all’approfondimento dei temi più cogenti del mondo del lavoro e della politica, come la digitalizzazione, l’agricoltura e le istituzioni del territorio, al fine di formare quei ragazzi che andranno a costituire l’establishment del mondo di domani. 

Attivo dal 2023, il progetto è stato promosso dalla maggioranza delle associazioni di categoria come Cna, Confartigianato, Confindustria, Confagricoltura e Legacoop estense, ed è nata da un’idea di Ruggero Villani, presidente della Scuola, in collaborazione con la Camera di commercio Ferrara-Ravenna. 

È proprio nella sede di quest’ultima che ieri (17 giugno) è stata presentata la nuova edizione della Scuola: “Al terzo anno la fase di rodaggio è stata passata con ampio successo – ha dichiarato Francesco Manca, presidente di Confagricoltura Ferrara – . Credo che abbiamo messo in pista un progetto che guarda al futuro, che guarda ai giovani ma anche a Ferrara”. 

Un progetto che, nelle precedenti edizioni, ha coinvolto importanti ospiti che hanno accompagnato i ragazzi nel loro percorso di apprendimento: “Abbiamo avuto ricercatori, politici e manager da tutto il mondo” ha sottolineato Manca, ponendo l’accento sullo scopo della Scuola, ossia quello di costituire i “leader trasformativi del futuro” e di “aprirli a ciò che è valore, esempio, esperienza professionale”. 

Un modello che, come ha ricordato Manca, mette d’accordo tutti e un metodo che unisce tutte le realtà economiche del territorio: “Ferrara è riuscita a costruire qualcosa che è sistemico e che ha uno spirito progettuale, che punta alle menti e alla formazione delle persone”. 

Come nelle precedenti edizioni, per i 25 studenti che avranno passato la selezione, dal 3 al 5 settembre è in programma la Summer school 2025 presso l’oasi di Canneviè di Codigoro, “tre giorni di full immersion formativa affiancata a momenti di socialità, un primo momento di incontro tra gli studenti nuovi e quelli delle edizioni precedenti”, come lo ha definito la rappresentante dello staff di gestione Ester Leonardi.

Tra gli ospiti confermati che terranno lezioni alla Summer school si annoverano Federico Bastiani, comunicatore e fondatore di Social street, progetto nato a Bologna per favorire la coesione sociale e la partecipazione civica nei quartieri urbani; Fabiana Andreani, content creator ed esperta di orientamento e mondo del lavoro; Donata Polesani e Maria Giovanna Govoni di Art-Er, che terranno una lezione su come trasformare un’idea di impresa con strumenti e percorsi per l’autoimprenditorialità; infine, l’agenzia di ricerca e accompagnamento all’innovazione Social speed, che proporrà un modulo sugli strumenti di analisi e contesto per lo sviluppo territoriale. 

Novità di questa edizione, annunciata da Leonardi, sarà l’evento 20×30, “uno spazio informale di confronto tra gli studenti e giovani personalità ferraresi”, a cui prenderanno parte, tra gli altri, il vicesindaco del Comune di Ferrara Alessandro Balboni, il sindaco di Portomaggiore Dario Bernardi, il direttore di Assomela Giovanni Missanelli e il direttore generale del consorzio italiano vivaisti Federico Stanzani, moderati dal giornalista Federico Di Bisceglie. Sarà inoltre previsto un panel dedicato alla comunicazione politica con la partecipazione di Marcello Mangolini, assistente parlamentare di Stefano Bonaccini, e di Valentina Montanari, esperta di comunicazione pubblica e istituzionale. 

A testimonianza del successo della precedente edizione, lo studente Guido Lodi è intervenuto per sottolineare l’importanza che ha costituito la propria esperienza nella Scuola: “Un anno di Scuola che è stato ricchissimo di iniziative e progetti nuovi, tutti appartenenti a settori diversi del sapere economico-sociale ma tutti accumunati dall’aver illustrato nuove vie a un giovane che senza la Scuola di sviluppo territoriale non avrebbe potuto accedervi”. 

Un progetto che ha incassato le lodi anche della presidente di Cna Ferrara, Jessica Morelli, che ha parlato di “un’idea molto lungimirante e preziosa” che si rivolge “ai giovani pensandoli come futuri dirigenti, garantendo loro esperienze che probabilmente anche noi stessi non abbiamo fatto” e che valorizza il territorio “al di fuori della narrazione tradizionale”. 

Plauso per l’iniziativa anche da parte della portavoce di Generazioni Legacoop estense, Arianna Silvestri: “Sottolineo quanta ricchezza questo tipo di progettualità può riversare sul territorio. L’attenzione degli steakholder deve continuare in questo senso, di lasciare che i giovani creino questi spazi di condivisione e di formazione, perché ne siamo carenti e questi incubatori al giorno d’oggi sono fondamentali”. 

La Scuola, come ha sottolineato in conclusione il suo fondatore Ruggero Villani, è un progetto con un importante fattore di lungimiranza: “Quello della Scuola è un progetto di lungo periodo, che costruisce una community di cui fanno parte studenti, docenti, membri del comitato, enti territoriali che ci accompagnano. Questo consente di generare un laboratorio di relazioni e idee, anche da prospettive diverse, che, oltre ad accompagnare il percorso professionale dei nostri studenti, consente di avere delle idee, che sono importanti per lo sviluppo del territorio.”