Ultimo appuntamento per la rassegna di concerti del Conservatorio di Ferrara, realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in via eccezionale presso il Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara.
Giovedì 19 giugno, alle 18.30, assisteremo al recital “Il Matrimonio segreto: arie dall’opera” che vedrà protagonisti alcuni degli interpreti della produzione operistica che il Conservatorio Frescobaldi in collaborazione con Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Accademia Teatro alla Scala di Milano, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara mette in scena domenica 29 giugno alle 21.00 al Teatro Abbado di Ferrara. Le arie e i duetti più noti dell’opera di Domenico Cimarosa saranno eseguiti, nella versione per voce e pianoforte da: Angela Genovese soprano (Carolina), Wei Yi basso (Geronimo), Wang Leping tenore (Paolino), Wang Weihang baritono (Il conte Robinson), Eugenia Siliberto soprano (Elisetta) accompagnati al pianoforte da Andrea Ambrosini. Le arie saranno intervallate dalla narrazione di Marinella Dell’Eva, dottoranda del Conservatorio Frescobaldi. L’unico lavoro di Domenico Cimarosa tuttora rappresentato regolarmente, Il matrimonio segreto è considerato il suo capolavoro ed una delle migliori opere buffe del Settecento. Il compositore era nel pieno della vita e della maturità artistica quando scrisse l’opera, nel 1792. Nato ad Aversa nel 1749, si era formato al Conservatorio di Loreto, ma maturò artisticamente nell’ambiente del melodramma napoletano, producendosi nei teatri di Napoli e di Roma con una serie di opere e intermezzi dal taglio tradizionale, in cui l’elemento comico si fonde con quella vena patetica e affettuosa che costituisce la cifra distintiva della scuola napoletana del Settecento. Consacrato dal successo del suo primo capolavoro Giannina e Bernardone, (1781), l’ascesa di Cimarosa fu inarrestabile. Fu in relazione con i maggiori centri italiani mentre la sua fama si espandeva anche oltre i confini, presso le corti europee più prestigiose. In quegli anni i tratti personali della sua arte si andavano definendo con decisione: la forza della sua scrittura musicale risiedeva nella ricchezza dell’invenzione melodica, capace di unire arguzia, ironia e spunti di parodia ad una sorprendente intensità emotiva. Sapeva alternare con eleganza momenti delicati e sentimentali a scene comiche vivacissime, in cui la musica aderiva con finezza alla lingua viva dei dialoghi popolari. La sua reputazione raggiunse un tale prestigio da essere invitato, nel 1787, alla corte di Caterina II a San Pietroburgo come Maestro di cappella. Al termine del soggiorno russo, fece tappa a Vienna, dove era noto e stimato non solo per le doti artistiche, ma anche per il carattere gioviale e amichevole. Qui fu nominato Kapellmeister da Leopoldo II, che gli commissionò una nuova opera: Il matrimonio segreto, su un agile e ben scritto libretto di Giovanni Bertati, in due atti ispirati alla commedia The Clandestine Marriage di George Colman e David Garrick (1776).
Il nucleo narrativo dell’opera ruota attorno alle tenere ansie di due giovanissimi amanti infelici. Su questa delicata impalcatura lirica si innestano le consuete situazioni teatrali dell’opera buffa: equivoci e confusione, all’interno di un vivace contesto domestico popolato da pettegole, zitelle e anziani svampiti. La musica si muove con grande naturalezza tra intimità, malinconia e brillante leggerezza, creando una continuità drammaturgica che dona anche ai personaggi più caricaturali una persuasiva profondità umana.
Uno dei punti di forza della scrittura cimarosiana è la composizione di ensemble brillanti e articolati. Il matrimonio segreto è un’opera ricca di numeri d’assieme, sulla scia de Le nozze di Figaro di Mozart. La partitura include otto arie, quattro duetti, tre trii, un quartetto, un quintetto e due finali con tutti e sei i personaggi in scena. Il debutto avvenne il 7 febbraio 1792 al teatro della Hofburg di Vienna, alla presenza dell’imperatore Leopoldo II.
La produzione de Il matrimonio segreto, è realizzata nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 – Investimento 3.4 – Sub-Investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema Afam”. Questa produzione, frutto della nuova collaborazione tra il Conservatorio di Ferrara, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, l’Accademia Teatro alla Scala di Milano e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, vedrà protagonisti giovani studenti provenienti da istituzioni italiane ed europee. L’orchestra sarà composta da allievi selezionati dai conservatori italiani e partner europei (Riga, Cracovia, Breslavia, Pamplona, Vigo, Valencia), mentre il cast vocale sarà formato da studenti delle istituzioni Afam italiane, sottolineando l’investimento sulla valorizzazione dei giovani artisti. Il progetto si propone come modello virtuoso di diplomazia culturale, fondato su collaborazione, formazione condivisa e mobilità, promuovendo il Made in Italy artistico in ambito internazionale. Il programma è consultabile sul sito www.consfe.it.
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