Attualità
16 Giugno 2025
Dal 17 al 21 giugno la 15ª edizione della rassegna che unisce cultura, musica, solidarietà e diritti umani

Emergency Days Ferrara: cinque giorni per dire “Ripudiamo la guerra”

di Redazione | 5 min

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Ferrara torna a essere, anche quest’anno, teatro di una manifestazione che coniuga impegno civile, memoria e futuro. Gli Emergency Days, giunti alla 15ª edizione, si svolgeranno dal 17 al 21 giugno presso il centro sociale Il Parco, in via Canapa 4. Una cinque giorni intensa, organizzata dal gruppo Emergency Ferrara e dal centro sociale stesso, con il sostegno di numerose realtà del territorio, per promuovere la cultura della pace, la difesa dei diritti umani e per sostenere le attività dell’associazione fondata da Gino Strada.

Un’edizione simbolica, in un momento storico segnato da guerre e tensioni internazionali. Non a caso, quest’anno al posto della tradizionale bandiera della pace, sventolerà uno striscione con una sola parola: “Ripudia”. È un richiamo diretto all’articolo 11 della Costituzione italiana, che dichiara il rifiuto della guerra come strumento di offesa e risoluzione delle controversie.

“Quest’anno, al posto della tradizionale bandiera della pace, metteremo uno striscione con una sola parola: ‘Ripudia’ – spiega Antonella Stramiello, coordinatrice del gruppo Emergency di Ferrara – in quanto noi, come italiani, ripudiamo la guerra. È un principio scolpito nella nostra Costituzione, che oggi vogliamo rispolverare e riportare alla luce. È un momento in cui è importante dirlo, chiaramente e insieme. E speriamo che vogliate ricordarlo con noi”.

“In un periodo come questo è importante dirlo con chiarezza: noi italiani ripudiamo la guerra – sottolinea Serena Cavallari, volontaria Emergency – e questi eventi, anche in collaborazione con le scuole, speriamo possano dare un contributo importante”.

Il programma si snoda tra dibattiti, musica, mostre, laboratori per bambini, teatro e buon cibo. Ogni giornata si apre alle 19:30 con un incontro dedicato a grandi temi civili, mentre dalle 20 spazio ai più piccoli con giochi e laboratori creativi. Dalle 22, infine, i concerti dal vivo animeranno il palco del Parco.

Il primo appuntamento, martedì 17, sarà dedicato alla tragedia di Gaza con la presentazione del libro “Il loro grido è la mia voce”, raccolta di poesie scritte in Palestina dopo il 7 ottobre 2023. Interverranno il curatore Leonardo Tosti e il giornalista Youssef Hassan Holgado. A seguire il laboratorio creativo per bambini sull’arte del riciclo e il concerto blues dei Doctor & The Blues Thinkers e della surf band Surfnado Tiki Squad.

Mercoledì 18, riflettori puntati sulle seconde generazioni e sull’identità multiculturale del nostro Paese: Simohamed Kaabour e Nogaye Ndiaye dialogheranno sul tema dell’italianità e dell’inclusione, accompagnati da Insaf Dimassi come moderatrice. Per i più piccoli, la favola teatrale Il piccolo elefante, mentre sul palco saliranno i folk-rock Good Night Irene.

Giovedì 19 sarà la volta del diritto alla mobilità, con l’intervento di Saverio Tommasi e Alessandra Ballerini, avvocata per i diritti umani. Storie di migranti, ingiustizie e confini saranno raccontate con parole forti e necessarie, moderate dalla giornalista Rai Francesca Malaguti. La serata si chiuderà con le note irlandesi dei Les Irlandiis.

Venerdì 20, il dibattito affronterà il cuore del messaggio degli Emergency Days: il ripudio della guerra. Il giornalista Claudio Jampaglia e Giorgio Beretta, analista del commercio di armi, discuteranno della campagna “Ripudia” di Emergency e di come trasformare la parola “pace” in progetto politico e collettivo. La musica sarà affidata all’energia di Carte 48.

Sabato 21, infine, si parlerà di caporalato e sfruttamento: dal bracciantato ai rider, passando per le nuove forme di schiavitù. Ne discuteranno la giornalista Raffaella Alois, l’esponente della Flai Cgil Dario Alba e Mauro Destefano, coordinatore Programma Italia di Emergency. In chiusura, lo spettacolo di burattini Fagiolino e il terribile cavalier Sbragafegati e il concerto degli Uach, band composta da operatori sanitari.

Per tutta la durata dell’evento saranno presenti la libreria tematica curata da Librerie.coop, lo shop di Emergency (con visori per esplorare l’ospedale pediatrico di Entebbe in Uganda), la mostra fotografica “L’ospedale dei bambini” e la mostra di acquerelli di Angelo Luigi Bruno, medico e artista autodidatta.

Il ristoro gastronomico proporrà piatti della tradizione locale e internazionale, con il supporto speciale dell’associazione Casa e Lavoro nella serata di mercoledì. Avis Ferrara offrirà uno sconto ai donatori, confermando la sinergia tra le realtà solidali del territorio. A sottolineare l’impegno ecologico, l’intera manifestazione sarà plastic free.

“Ci sentiamo sempre ben accolti – spiega Andrea Marra di Avis Ferrara – perché questa festa è diventata un fiore all’occhiello per chi vuole essere informato sui diritti, soprattutto in questo periodo di guerra. Cerchiamo nel nostro piccolo di cambiare il mondo che si può cambiare con piccoli gesti, diventando cittadini attivi”.

“Siamo entusiasti di collaborare agli Emergency Days che propongono incontri che aprono una finestra sul mondo – conclude Pietro Perelli di Estense.com media partner dell’evento -, occasioni che innescano un flusso di riflessione necessario, per provare, nel nostro piccolo, a cambiare qualcosa”.

A margine arriva anche il commento di Matteo Bianchi, responsabile di Librerie.coop Ferrara. “Negli ultimi anni – dice – si viene sommersi da contenuti culturali ed eventi che mimano l’approccio virtuale ai libri, dove il piacere di ascoltare e di confrontarsi con gli autori vis a vis si limita alla copertine, e viene sostituito sistematicamente dalla smania di selfie e di apparire. Per questo anche i librai dovrebbero sostenere i momenti come gli Edays in cui prevalgono le relazioni sociali, il dialogo intorno a dei contenuti costruitivi per non rinunciare a un pensiero che si sta facendo sempre meno critico. E sempre più assuefatto alla tecnica e agli schermi. D’altronde, è proprio la capacità relazionale a strutturare nella nostra mente le nozioni che apprendiamo; la stessa capacità che un libro alimenta dentro l’individuo che si ricava il tempo necessario per leggerlo”.

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