Terre del Reno
14 Giugno 2025
La consigliera estromessa dal gruppo "Terre Unite" replica: "Non combatto per un numero civico, ma per un’idea di paese più giusta e più rispettosa dei suoi cittadini"

Battaglia: “Non sono sola ma affiancata da chi ancora crede in me”

di Redazione | 3 min

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“L’interpellanza che ho presentato non è un atto divisivo, ma uno strumento previsto dal regolamento del Consiglio comunale. Ho scelto di utilizzarlo per chiedere trasparenza su un intervento che riguarda direttamente i cittadini di Dosso: la riqualificazione, discutibile e tardiva, di via Prampolini”.

Maura Battaglia, consigliera del Comune di Terre del Reno, sente “la responsabilità di fare chiarezza” dopo l’articolo uscito su questo giornale nel quale si riportava la posizione del gruppo consigliare “Terre Unite” di cui era capogruppo.

“Ho agito – scrive – nel pieno rispetto del mio ruolo istituzionale, senza polemiche e senza attacchi personali. Ho posto domande formali e pubbliche, come è giusto fare in democrazia”.

“Mi si rimprovera – prosegue – di non aver coinvolto il gruppo prima. Ma va detto che, come capogruppo eletta in gennaio 2025, non sono mai stata invitata alle riunioni di giunta, nonostante il mio ruolo. Un’esclusione sistematica che ha radici chiare: non sono mai stata per la giunta una persona comoda. Ho sempre preferito la coerenza al silenzio, il confronto alla complicità e soprattutto alla trasparenza”.

Battaglia precisa che ha la residenza con suo padre “per ragioni familiari e affettive nel comune di Cento, ma vivo e respiro le criticità di via Prampolini ogni giorno, come moltissimi cittadini. Non serve un cambio di domicilio per vedere l’abbandono. Servono risposte”.

E a chi “insinua che l’interpellanza sia stata presentata per un interesse personale” risponde con chiarezza: “Sì, anche io vivo in via Prampolini. E proprio per questo conosco bene da anni le difficoltà e i disagi di quella strada, condivisi ogni giorno con decine di famiglie, anziani, bambini e imprenditori di attività. La mia candidatura è nata anche dal desiderio di dare voce a questi bisogni, già segnalati ben prima della mia elezione”.

“Chi mi conosce – aggiunge – lo sa: non combatto per un numero civico, ma per un’idea di paese più giusta e più rispettosa dei suoi cittadini”.

Chi l’ha votata “lo ha fatto proprio perché sperava che, vivendo lì, potessi accelerare i tempi. Invece, dopo tre anni di promesse mancate e interventi-tampone, oggi da Consigliera comunale non posso più tacere e restare in silenzio davanti a un problema che coinvolge tanti cittadini. Non per me, ma per tutte quelle persone che ci vivono da una vita, e che non possono più aspettare”.

Battagli si sta “battendo anche per altre strade del paese, come via G. Carducci, via Verdi , dove vivono centinaia di persone che da tempo aspettano interventi seri e duraturi”. “E – dice – continuerò a battermi anche per il Centro Sportivo abbandonato da molto, troppo tempo”.

In risposta all’interpellanza la consigliera è stata “rimossa dal ruolo di capogruppo, è stato nominato un nuovo referente e sono stata perfino estromessa dalla chat dei consiglieri” ma, dice, “chi agisce nel rispetto dei cittadini non dovrebbe essere isolato, ma ascoltato”.

“Se cercare risposte per i cittadini – conclude – viene definito ‘un atto solitario’, allora sì: rivendico con orgoglio questa solitudine. Ma non sono sola. Sono affiancata da chi ha creduto e crede ancora in me, da chi chiede rispetto, chiarezza e amore per il proprio paese. Se la vicinanza ai problemi del territorio è diventata un’accusa… allora stiamo davvero davvero perdendo il senso della politica”.

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