Ha parcheggiato la propria bicicletta alla velostazione di via Renzo Felisatti, senza immaginare che – qualche ora più tardi – non l’avrebbe più ritrovata dove l’aveva lasciata.
A raccontare la propria disavventura è l’avvocato ferrarese Pamela Palazzi, vittima – lo scorso 4 giugno – del furto della propria bici, una Bottecchia da donna di color argento metallizzato con il cambio automatico.
Ignoti – tra le ore 10 e le 14.30 – gliel’hanno rubata e al proprio ritorno le hanno fatto trovare solamente la ruota anteriore ancora legata con la catena al porta biciclette.
“Nonostante Ferrara Tua abbia installato le telecamere h24, i furti continuano” afferma Palazzi. “Mercoledì scorso, quando ho parcheggiato la mia bici lì, perché dovevo prendere il treno per andare in udienza a Bologna, c’era anche un addetto alla vigilanza – prosegue – che stava dentro al parcheggio per sorvegliare. Al mio ritorno però, verso le 14.30, quell’operatore non c’era più. E ovviamente non c’era più neanche la bici. Ho provato a mettermi in contatto col personale a distanza usando il citofono, ma mi hanno detto di non aver notato nulla“.
Palazzi solleva anche il problema sicurezza all’interno della velostazione, ritenendo poco affidabili le modalità di ingresso e uscita. Per poter entrare e uscire infatti, come si legge sul sito di Ferrara Tua, è necessario registrarsi o effettuare il login all’App Ferrara Tua, generare un Qr Code e mostrare quest’ultimo allo scanner. Un espediente pensato per evitare che malintenzionati entrino all’interno del parcheggio, di cui però – secondo la donna – “non ci si può fidare, dal momento che i furti vengono comunque commessi come dimostra la mia esperienza”.
L’avvocato – nella speranza di ritrovare la propria bici – ha comunque già sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri contro ignoti, che potrebbero servirsi delle telecamere di videosorveglianza per individuare il responsabile.
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