di Paola Peruffo*

Era il 22 ottobre 2018 quando interpellavo l’allora sindaco Tiziano Tagliani, in qualità di Autorità Sanitaria Locale, oltre all’assessore competente, perché si attivasse presso l’Azienda Usl al fine di coinvolgere la rete territoriale delle farmacie per la raccolta dei campioni relativi allo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto.

Una richiesta visionaria, ma che avevo avanzato sulla base di una prassi già in uso nella confinante provincia di Rovigo.

È di pochi giorni fa, per la precisione dal 3 giugno, che numerose farmacie del territorio, in base a un accordo tra UOSD Screening Oncologici e i programmi di promozione della Azienda USL di Ferrara, AFM – Farmacie Comunali Ferrara, Federfarma Ferrara e Gruppo Soelia diventano punti di raccolta dei campioni.

Ciò significa offrire un servizio puntuale e comodo ai cittadini che, in questo modo, non hanno scuse per un esame non invasivo, che può fare la differenza nella cura di questo tipo di tumori.

Si tratta di una notizia positiva ma penso ai quasi 7 anni trascorsi in attesa di una risposta, contando che proprio la tempestività è un elemento essenziale nelle cure oncologiche. Si potevano salvare vite umane? Probabilmente sì, ed è l’aspetto più rilevante. Al tempo stesso, dato che bisogna tener conto anche degli aspetti economici, si sarebbero potute risparmiare risorse umane ed economiche.

Ricordiamoci sempre che l’efficienza e la tempestività nella sanità pubblica dovrebbero rappresentare una priorità al di sopra di ogni presa di posizione politica.

*Dirigente Fratelli d’Italia Ferrara