“Mi auguro che in queste ore si stia lavorando incessantemente e che si possa intervenire prima del disastro. Se così non fosse però, mi pare evidente che ci troveremo di fronte a una responsabilità politica che qualcuno, prima o poi, si dovrà pur assumere“.
A poche ore alla deadline per l’iscrizione al campionato di Serie C, quando nessun bonifico è stato ancora inviato per garantire un futuro alla Spal, è così che il consigliere comunale Leonardo Fiorentini (lista civica Anselmo) commenta la situazione in casa biancazzurra.
Nel proprio intervento, il consigliere parte ricordando la bocciatura – da parte della maggioranza in Consiglio Comunale – della proposta di Massimo Buriani, capogruppo del Pd, di istituire una commissione consiliare per analizzare la situazione societaria della Spal.
“Abbiamo discusso – dice – con un muro di gomma, nonostante il depauperamento economico e tecnico della squadra fosse evidente fino dal primo anno della gestione Tacopina. Sinceramente, dopo le foto al bar con l’avvocato newyorkese, da parte del sindaco Fabbri ci saremmo aspettati più attenzione in tutti questi anni per evitare che andasse disperso un patrimonio della città. Perché di questo parliamo. Ci è stato risposto che la Spal è una società di diritto privato, è vero. Una società di diritto privato che però gestisce anche un patrimonio pubblico, come lo è lo stadio o come lo è la Spal in quanto tale, vero e proprio punto di riferimento per i cittadini ferraresi, tifosi e non”.
Fiorentini prosegue: “L’augurio è che alla fine comunque vada tutto bene, ma ciò che dispiace è l’inazione dell’amministrazione. Lo stesso Comune ha investito tantissimo sul patrimonio Spal, così come lo hanno fatto i cittadini. E non solo in tifo e passione, ma anche con risorse economiche. Se la Spal è arrivata in Serie A e ha potuto giocarci è perché il Comune ha eseguito quei lavori necessari per permetterglielo. L’idea che è un patrimonio sportivo come lo stadio e come la tifoseria spallina, tra le più appassionate d’Italia, possano sparire in un battito di ciglia, perché a tempo debito nessuno si è preoccupato di capire come risolvere una questione evidente da anni, mette molto dispiacere”.
A seguito delle parole del sindaco Alan Fabbri che ha parlato di “un fulmine a ciel sereno” Fiorentini sottolinea come lo sia stato “solo per loro”. “Chiunque – dice – abbia avuto in questi ultimi anni una minima conoscenza di ciò che avveniva alla Spal, a partire dai tifosi, questa fine l’aveva previste e temuta da tempo. La Spal è bene comune di questa città, non è una questione privata come la giunta ha ritenuto fino a qualche ora fa”.
“Oggi Fabbri cade dalle nuvole – conclude – , e al solito prova a buttarla in tribuna. Accusando l’opposizione. Proprio quella che mesi fa ha provato ad aprire un confronto comune, venendo derisa in consiglio, accusata di catastrofismo e rassicurata che tutto andava bene. Purtroppo però la partita sembra già finita, e l’ultima domanda che rimane è: dove vive il Sindaco di Ferrara?”
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