Cronaca
6 Giugno 2025
A processo per tentata estorsione tre persone, i presunti esecutori materiali. Il mandante è deceduto

Auto incendiate per costringerli a uno sconto sulla casa

di Davide Soattin | 2 min

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Avrebbe assoldato tre uomini per terrorizzare con alcuni atti vandalici una coppia di coniugi di Cento, con l’obiettivo di intimorirli e spingerli a cedergli a un prezzo fortemente ribassato – 190mila euro invece degli iniziali 270mila – un immobile di loro proprietà in provincia di Ferrara, dove abitava fino allo sfratto, avvenuto dopo la fine di un contenzioso tra i proprietari della casa e un’agenzia immobiliare, a lui riferibile, che – anticipati i 130mila euro di caparra per l’acquisto dell’abitazione – non aveva provveduto al pagamento del saldo.

Per quei fatti – avvenuti tra aprile e maggio di due anni fa – ora la Procura di Ferrara ha chiuso le indagini relativamente alle ipotesi di reato di incendio, violazione di domicilio e tentata estorsione. Le contestazioni però riguardano solamente i tre uomini di 32, 33 e 37 anni che – per tutta la durata della vicenda – avrebbero ricoperto il ruolo di esecutori materiali dei raid vandalici finiti al centro dell’inchiesta, dal momento che la posizione di colui che sarebbe stato il mandante è stata stralciata a seguito della morte, avvenuta lo scorso 5 dicembre.

In tutto – il quadro ricostruito dagli inquirenti – parla di tre auto e di un deposito attrezzi dati alle fiamme.

Il primo episodio – secondo la ricostruzione della Procura – risale al 22 aprile di due anni fa, dieci giorni dopo l’intervento di uno dei due coniugi, la moglie, nella procedura esecutiva immobiliare promossa verso l’agenzia immobiliare. A farne le spese, in quella circostanza, fu l’automobile del marito di lei, incendiata – dopo essere entrato nella proprietà privata della famiglia – da uno degli esecutori materiali. Durante la nottata che anticipava lo sfratto invece, il 16 maggio, l’uomo – con uguali modalità – avrebbe fatto bruciare l’auto del figlio della coppia.

Tre giorni più tardi, il 19 maggio, a seguito dell’inizio della trattativa per l’acquisto della casa, e dopo l’invio di alcune mail datate 13 e 15 maggio con cui lo sfrattato aveva chiesto una proroga dei tempi di rilascio dell’immobile, fu poi data alle fiamme l’auto del padre di uno dei due coniugi. Il 25 luglio invece, contestualmente all’invio di una mail con cui si offriva di acquistare l’immobile che era appena stato obbligato a lasciare, il mandante dei raid vandalici avrebbe infine fatto incendiare un deposito attrezzi che era nel giardino dell’abitazione della coppia.

Al momento, la Procura di Ferrara ha notificato l’avviso 415bis ai tre presunti esecutori materiali coinvolti, ovvero l’atto che pone fine alle indagini preliminari, solitamente preludio di una richiesta di rinvio a giudizio che potrebbe arrivare prossimamente.

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