Avrebbe obbligato la propria ex fidanzata ad avere rapporti sessuali dietro ricatto e ora per lui, 39enne ferrarese, finito alla sbarra in tribunale a Ferrara per violenza sessuale aggravata, spunta una nuova accusa.

Ieri (mercoledì 4 giugno) mattina infatti, durante l’ultima udienza, il pm Andrea Maggioni della Procura di Ferrara ha modificato il capo di imputazione iniziale, contestando all’uomo anche lo stalking nei confronti della ragazza.

I fatti finiti al centro del processo risalgono tra il settembre e l’ottobre 2021, quando – secondo l’accusa – il 39enne avrebbe costretto la ragazza, in più di una circostanza, a consumare rapporti sessuali completi.

Lo avrebbe fatto dietro la minaccia di fare del male a lei e all’uomo a cui lei si era legata sentimentalmente dopo la fine del loro rapporto, costringendola a vivere in uno stato di soggezione, intimidazione e timore.

La vicenda sarebbe proseguita per quasi un mese, fino a quando la donna – assistita dall’avvocato Sara Bruno – decise di denunciare tutto ai carabinieri.

Il processo tornerà davanti al collegio del tribunale di Ferrara – presidente Piera Tassoni con a latere i giudici Sandra Lepore e Giovanni Solinas – il prossimo 2 luglio quando, alla luce delle nuove contestazioni, la difesa dell’imputato deciderà se scegliere o meno riti alternativi.