Cronaca
31 Maggio 2025
I Carabinieri Forestali hanno iniziato gli accertamenti lo scorso febbraio ma visto il permanere della non conformità hanno dovuto procedere con il sequestro

Sigilli a un autolavaggio, aveva manomesso l’impianto di riciclo delle acque

di Redazione | 1 min

Leggi anche

Una rete per il futuro nasce alla Città del Ragazzo

Presso la storica sede della Città del Ragazzo, è stato presentato ufficialmente "Una Città per sognare", il nuovo progetto di innovazione sociale e inclusione lavorativa ideato dalla Fondazione Don Calabria per il Sociale

L’ospedale del Delta sale in cattedra in Giappone

Il dottor Antonio Pesce, chirurgo generale dell'Unità Operativa di Chirurgia dell'ospedale del Delta ha partecipato su invito al forum dell'International Society of Experimental Microsurgery (Isem), tenutosi a Kanazawa

La Partita del Cuore in campo per Ail

Una vera e propria festa. Così si possono definire il pomeriggio e la serata a Tresigallo nell'ambito della prima edizione della Partita del Cuore di Tresignana

I Carabinieri Forestali hanno posto i sigilli a un autolavaggio nel tardo pomeriggio di giovedì (29/05) al termine di prolungata attività, conclusasi con l’esecuzione del sequestro delegato dall’Autorità Giudiziaria.

In particolare, gli accertamenti hanno avuto inizio nello scorso mese di febbraio, durante un servizio di controllo coordinato disposto dal Comando Provinciale dell’Arma, quando i carabinieri della specialità forestale hanno fatto accesso presso la struttura adibita al lavaggio di autoveicoli per un’ordinaria attività ispettiva.

Nel corso delle verifiche, i militari hanno potuto constatare l’illecita manomissione dell’impianto di riciclo delle acque reflue previsto dal provvedimento autorizzativo, che risultava indebitamente messo fuori uso attraverso il collettamento delle acque nere al sistema di pubblica fognatura.

Tali esiti avevano comportato l’emissione di prescrizioni a carico del titolare dell’attività, con l’obbligo di ripristino della piena funzionalità dell’impianto e la contestuale eliminazione dello scarico non autorizzato.

I successivi controlli, effettuati alla scadenza del termine previsto, hanno però attestato il permanere della situazione di non conformità, rendendo necessario l’emissione del provvedimento giudiziario cautelare.

Con l’esecuzione del sequestro, la polizia giudiziaria operante ha reso inutilizzabile l’area dell’impianto collegata allo scarico incriminato, impedendo di fatto il protrarsi dell’attività illecita.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com