Continua il paradosso degli alloggi popolari. Più stranieri rispetto all’ultimo mandato Tagliani
Se la trentaquattresima graduatoria di assegnazione delle case popolari aveva il sapore del paradosso non è da meno la trentacinquesima
Se la trentaquattresima graduatoria di assegnazione delle case popolari aveva il sapore del paradosso non è da meno la trentacinquesima
Quando la natura diventa sinonimo di solidarietà e parte integrante del percorso riabilitativo. Cerimonia di inaugurazione del Giardino dei donatori, un’area verde antistante all’ingresso 4 dell’ospedale di Cona dedicata alla valorizzazione del dono del sangue e del plasma e alla realizzazione di un percorso sensoriale e terapeutico a supporto del servizio di riabilitazione San Giorgio
Un anno e 6 mesi con provvisionale da 3.500 euro e sospensione della pena subordinata al pagamento di quest'ultima entro 90 giorni dalla sentenza. È il verdetto emesso dal giudice Giuseppe Palasciano nei confronti di un uomo di 53 anni per aver picchiato l'ex compagna
Oggi sabato 31 maggio, Ferrara vivrà una delle sue serate più sentite e attese: il Palio torna a infiammare piazza Ariostea con le tradizionali gare dei Putti, Putte, Asine e Cavalli, a partire dalle ore 20. La festa comincerà con il maestoso corteo delle otto contrade, preceduto dalla Corte Ducale, che sfilerà nell’anello davanti al pubblico prima dell’annuncio ufficiale dell’Araldo per l’avvio delle corse
Ha confermato quanto raccontato in sede di denuncia la ragazzina di 14 anni che sarebbe stata costretta a rapporti sessuali dal cugino di dieci anni più grande nel luglio del 2022
È una maxi-condanna quella che la Procura di Ferrara ha chiesto ieri (giovedì 29 maggio) per il 45enne italiano finito a processo con la duplice accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della propria compagna, una 38enne di nazionalità marocchina che per circa quattro anni – secondo il quadro accusatorio – sarebbe stata costretta a vivere una quotidianità di sofferenze fisiche e psicologiche, soffocata in un clima di tensione e paura tra scenate violente e scatti di ira, dentro la propria casa.
Per quegli episodi infatti, che sarebbero avvenuti dal 2019 all’ottobre 2023, sia durante che dopo la convivenza, la pm Sveva Insalata – al termine della propria requisitoria – ha chiesto al collegio del tribunale di Ferrara – presidente Piera Tassoni – di infliggere sette anni e due mesi di pena all’uomo che – per la Procura – avrebbe usato minacce, offese e violenze fisiche, a volte anche davanti ai tre figli minori – per sottomettere la donna alle proprie volontà, terrorizzandola qualora avesse tentato di ribellarsi a ciò che lui le imponeva di fare.
Per esempio, non essendo lei economicamente indipendente, le avrebbe imposto di rivolgersi a lui con un “Sì, padrone” per ottenere da lui del denaro, mentre in un’altra occasione, a giugno 2023, in occasione del compleanno di uno dei figli, l’avrebbe schiaffeggiata e le avrebbe tirato i capelli facendole sbattere la testa contro il muro e causandole ferite curate con dieci punti di sutura, poiché si era permessa di comprare una torta, disubbidendo a quello che lui le aveva detto.
L’anno prima invece, il 12 febbraio e il 19 aprile 2022, l’aveva mandata per due volte all’ospedale Sant’Anna di Cona. Nella prima circostanza per una distorsione all’indice della mano sinistra che gli costò quindici giorni di prognosi, nella seconda per un trauma cranico con conseguente rottura del labbro per un calcio in faccia. Due aggressioni che però la donna non trovò mai il coraggio di denunciare alle forze dell’ordine per paura di ricevere alcune ritorsioni da parte dell’imputato, qualora lo avesse scoperto.
Qualche mese più tardi poi, il 27 novembre 2022, il 44enne – secondo quanto viene riportato nel capo di imputazione – le avrebbe prima rotto due denti e successivamente l’avrebbe derisa e umiliata, invitandola a farseli sistemare “facendo la prostituta“. E altri due denti le caddero a seguito di un pugno in faccia, rifilatole come risposta a una lamentela a luglio 2023.
Le angherie nei suoi confronti – per la Procura di Ferrara – continuarono anche dopo la fine della convivenza. Il 15 settembre 2023, ad esempio, l’uomo aveva minacciata, dicendole di andare via dalla loro casa se non avesse voluto prendere delle altre botte. Lo avrebbe fatto prima telefonicamente e poi in presenza, senza però riuscire a intimidirla. Così, davanti al rifiuto categorico di lei, sempre lo stesso giorno, avrebbe usato le maniere forti e l’avrebbe colpita violentemente al volto con pugni e schiaffi.
Quel vortice di violenza ingiustificata finì per provocarle contusioni multiple alla testa, al collo e al viso, oltre che evidenti ematomi e tumefazioni che furono giudicati guaribili in quindici giorni. Inoltre, anche con l’aiuto di altre persone mai identificate, l’odierno imputato avrebbe danneggiato abitualmente le suppellettili e gli oggetti custoditi all’interno della loro abitazione, inscenando quello che sembrò essere un gesto dimostrativo nel tentativo di provare a spaventarla.
L’ultima aggressione, in ordine di tempo, il 6 ottobre 2023 quando, dopo averla minacciata di morte, mentre tentava insieme ad altri di portarle via l’automobile parcheggiata davanti a casa, lui le avrebbe morso un dito della mano. Poi, esausta di quella vita, di quelle continue vessazioni e di quelle lesioni subite, di cui molte mai refertate, la 38enne – assistita dall’avvocato Giampaolo Remondi – prese coraggio, denunciando tutto ai carabinieri, che immediatamente fecero partire le indagini dietro il coordinamento degli uffici di via Mentessi.
Il processo tornerà in aula il 19 giugno per repliche e sentenza.
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