Cronaca
29 Maggio 2025
I due dovranno pagare 600 euro di multa ciascuno. Il fatto era avvenuto durante la serata del 14 luglio 2023 tra Corte Centrale e lo svincolo di Comacchio, lungo la Superstrada Ferrara-Mare

Troppo lento in corsia di sorpasso. Condannati padre e figlio che lo picchiarono

di Davide Soattin | 2 min

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Una multa di 600 euro ciascuno, oltre a 500 euro di provvisionale. È quanto dovranno pagare un 53enne e un 23enne, padre e figlio di nazionalità albanese, finiti a processo con l’accusa di lesioni e minacce per aver preso a pugni e minacciato di morte un 59enne ferrarese che – secondo loro – stava guidando a una velocità di marcia troppo bassa lungo la corsia di sorpasso della Superstrada Ferrara-Mare, mentre stava andando a cena ai lidi di Comacchio con la famiglia.

La sentenza del giudice di pace Anita Corsini del tribunale di Ferrara è arrivata nella mattinata di mercoledì 28 maggio.

Il fatto era avvenuto durante la serata del 14 luglio 2023 tra Corte Centrale e lo svincolo di Comacchio. A causa del traffico, non riuscendo a rientrare nella corsia di marcia ordinaria, il 59enne stava procedendo lungo la corsia di sorpasso, quando – dietro di lui – era arrivata l’auto su cui viaggiavano padre e figlio che, dopo averlo tallonato, sarebbero riusciti ad affiancarlo. Tra i due e il 59enne sarebbe così iniziato un reciproco scambio di gesti offensivi, poi degenerato in una vera e propria aggressione.

Imboccata l’uscita del raccordo infatti, a Comacchio, i due condannati – che nel frattempo si erano portati davanti all’auto dell’uomo – avevano arrestato la marcia per bloccare la vettura e scendere dalla loro auto. Poi, una volta in strada, avrebbero aggredito il 59enne con alcuni pugni al volto, al collo, al torace e alla mano sinistra, causandogli lesioni giudicate guaribili dai sanitari in cinque giorni, mentre lo minacciavano di morte al grido di “ti ammazzo, ti ammazzo“. Il tutto ripreso dal telefonino della figlia dell’aggredito.

Padre e figlio non sono nuovi alle cronache giudiziaria. Sono infatti gli stessi che sono finiti alla sbarra per l’aggressione di via Padova del 10 giugno 2022, quando – insieme ad altri due – avrebbero preso a botte un ragazzo nordafricano e uno di nazionalità pakistana. Il processo in questione è ancora in corso davanti al giudice Giuseppe Palasciano.

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