Cronaca
24 Maggio 2025
Arianna Pocaterra, Alberto Ferretti, Raffaella Breveglieri e Stefano Giglioli dovranno pagare una multa di 1.200 euro. Solo un'assoluzione per Stefano Mezzetti

Pinguini Estensi. Condanne per gli amministratori

Pinguini Estensi
di Davide Soattin | 2 min

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Quattro condanne a 1.200 euro di multa per diffamazione pluriaggravata e un’assoluzione.

È quanto ha deciso – nella mattinata di venerdì 23 maggio – il tribunale di Ferrara per i cinque rappresentanti – tra amministratori e moderatori – dei Pinguini Estensi, il gruppo Facebook creato nel novembre 2019 – in contrapposizione a quello delle Sardine – per far da spalla social alla Lega a poche settimane dalle elezioni regionali.

Sentenze di condanna sono arrivate per Arianna Pocaterra, Alberto Ferretti, Raffaella Breveglieri e Stefano Giglioli, mentre l’assoluzione è stata pronunciata per Stefano Mezzetti. Il fondatore del gruppo Sergio Tracchi insieme ad altri due amministratori, Paola Romani e Paolo Pennini invece avevano precedentemente risarcito e chiesto scusa.

Secondo l’accusa iniziale, gli imputati – in quanto amministratori e moderatore del gruppo che aveva raggiunto la cifra cospicua di 4936 membri – avevano reiteratamente e consapevolmente omesso di esercitare il proprio potere/dovere di prevenire comportamenti diffamatori e offensivi a opera degli iscritti, facendoli così diventare propri. E, di fronte a commenti palesemente offensivi, non si erano adoperati per cancellare i post pubblicati nel gruppo dal dicembre 2019 al gennaio 2020, quando il vaso di pandora venne scoperchiato da un’inchiesta di Estense.com.

I post incriminati erano oltre cinquanta, scritti in gran parte da persone ferraresi, che – a seconda delle varie casistiche – erano state condannate, assolte o avevano chiesto scusa, dopo essere finite a processo sempre per diffamazione aggravata. A loro si addebitavano frasi ritenute offensive nei confronti dei familiari di Stefano Cucchi, che si sono costituiti parte civile e sono stati assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo, a sua volta persona offesa nel procedimento, e Silvia Galeone.

“Sono molto soddisfatto – è il commento dell’avvocato Fabio Anselmo – perché è stato un lavoro difficile, dal momento che la Procura ha chiesto più volte l’archiviazione e l’assoluzione. Oggi il pensiero va a Rita Calore, mamma di Ilaria Cucchi. In quelle chat si augurava alla famiglia Cucchi il cancro. Lei era malata di cancro e col cancro è morta”.

Il legale ha chiuso: “Gli organi giudiziari penso debbano avere più sensibilità rispetto agli haters. Sono reati che fanno male, che provocano male e che non devono essere considerati reati minori”.

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