di Tommaso Piacentini

In vista del prossimo referendum dell’8 e 9 giugno, la prima commissione consiliare si è riunita ieri (21 maggio) per approvare una variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione.

I consiglieri sono stati chiamati a ratificare una variazione di parte corrente, presentata dall’assessore al bilancio Matteo Fornasini, a causa di un’entrata fuori programma pari a 850mila euro, cifra corrisposta dallo Stato al Comune per coprire le spese necessarie allo svolgimento del referendum.

Alla prima commissione, inoltre, è stato chiesto di approvare un’ulteriore variazione di bilancio a causa della ricezione di fondi per due progetti del Pnrr: “Abbiamo provveduto a incamerare risorse di due progetti Pnrr – ha dichiarato Fornasini -: 106mila e 22 euro per un progetto legato ai sistemi informativi, un progetto di digitalizzazione di procedure Suap (Sportello unico per le attività produttive, ndr) e Sue (Sportello unico per l’edilizia, ndr) e un altro progetto da 19.642 euro per estendere l’utilizzo dell’anagrafe nazionale digitale”.

Alla richiesta della consigliera Zonari di dare contezza del motivo di una variazione d’urgenza per i progetti Pnrr e del perché le risorse per i referendum (dichiarati conformi a dicembre) non siano state inserite nel bilancio, approvato ad aprile, Fornasini ha risposto: “L’urgenza è determinata dal fatto che abbiamo avuto contezza di questi progetti del Pnrr dopo l’approvazione del bilancio di fine febbraio. Per quanto riguarda il referendum, lo Stato ci ha trasferito le risorse solo in corso d’anno dopo l’approvazione del bilancio, per cui oggi andiamo ad effettuare le registrazioni necessarie”.

La ratifica è stata approvata all’unanimità della commissione.