Per organizzare la Festa Internazionale delle Famiglie 48.800 euro (iva compresa) sono stati dati dal Comune allo Studio Borsetti ma non sono state coinvolte realtà storiche che da sempre hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. In più occasioni durante la scorsa consiliatura l’opposizione aveva criticato i fondi elargiti allo Studio per diversi eventi. Sono 221mila euro solo quelli erogati da Amsef, controllata del Comune, in sponsorizzazioni tra il 2021 e il 2023 per l’inaugurazione parco Marco Coletta, per il Winter Park e per Giardino per tutti.
A chiedere spiegazioni è Anna Zonari per La Comune di Ferrara che ricorda: “Storicamente, a Ferrara, la Festa delle Famiglie (precedentemente chiamata Famiglie in Festa, e prima ancora Piazza Aperta) è stata organizzata in collaborazione con i Centri per le Famiglie (CpF) e i Centri Bambini e Famiglie (CBF), servizi comunali con competenze educative e sociali riconosciute e consolidate”.
Zonari nota anche che “eventi simili organizzati in anni precedenti sono stati caratterizzati da una forte partecipazione dei servizi educativi comunali e da un orientamento pedagogico ben definito, volto a promuovere la genitorialità positiva, l’inclusione, il protagonismo delle famiglie, la rete territoriale dei servizi e il volontariato giovanile”.
Alla consigliera “l’esclusione dei soggetti storicamente impegnati nel sostegno all’infanzia appare una scelta non coerente con le finalità stesse dell’iniziativa, né con gli indirizzi regionali e comunali in materia di politiche familiari”.
Quali sono dunque le motivazioni che hanno portato, domanda, “ad escludere i Centri per le Famiglie (CpF) e i Centri Bambini e Famiglie (CBF) dall’organizzazione della Festa delle Famiglie 2025”.
All’evento è affiancato un progetto educativo-pedagogico “e, in caso affermativo, se tale documento possa essere messo a disposizione del Consiglio comunale”? Zonari si chiede anche perché non fosse “presente alcun materiale informativo o promozionale relativo ai servizi comunali rivolti alle famiglie”.
Alcuni chiarimenti vengono chiesti anche in merito all’agenzia affidataria e ai criteri adottati per la selezione “e se siano state valutate alternative che includessero anche la collaborazione con associazioni del territorio e i servizi comunali”. Inoltre la consigliera chiede un dettaglio delle spese sostenute.
Infine Zonari si domanda “se l’Amministrazione ritenga coerente, alla luce delle finalità dichiarate nelle Linee di Mandato e nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), affidare l’intera gestione di una festa educativa per le famiglie a un soggetto che non ha competenze pedagogiche, senza valorizzare le risorse pubbliche già esistenti e le competenze presenti sul territorio”.
Quali sono, conclude, “le intenzioni future dell’Amministrazione riguardo al coinvolgimento dei servizi comunali e delle associazioni locali nella progettazione e realizzazione della Festa delle Famiglie”.
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