Il 7 maggio il tribunale ha disposto il blocco dei lavori nel parco che si trova tra via Favero, via Serao e via Mozzoni. Anna Zonari, per La Comune di Ferrara, ha protocollato un question time nel quale ripercorre la vicenda e chiede “con quali atti e in che tempi intende ora procedere legalmente il Comune di Ferrara per ottenere coattivamente l’area di sua spettanza e per sanare le irregolarità amministrative e contabili rilevate in tutta la vicenda”.
Mel qt zonari ricorda l’atto unilaterale d’obbligo del 10/03/1989, confermato nel 1990, con cui la proprietà avrebbe dovuto “essere ceduta gratuitamente al Comune di Ferrara, per essere adibita a verde pubblico, quale compensazione di oneri di urbanizzazione”.
La cessione gratuita però non è mai avvenuta sebbene il lotto sia a lungo stato utilizzato dai residenti della zona come parco e gli sfalci dell’erba garantiti dal Comune.
Una prima svolta, in negativo, arriva nel 2013 quando “il Comune ha accolto un’osservazione della proprietà, presentata e protocollata fuori termine, che ometteva di menzionare l’obbligo di cessione sull’intera area, e ha mappato l’intero lotto come residenziale nel nuovo strumento urbanistico (Rue), senza peraltro acquisire la metà che il privato proponeva di cedere e senza considerare le servitù”.
Si passa poi al 2019, anno in cui “il Comune ha rilasciato alla proprietà un titolo edilizio per la costruzione di villette bifamiliari sull’intera superficie del mappale, nonostante le mancate cessioni gratuite dovute e non pretese dalla Pubblica Amministrazione e l’esistenza ed esercizio di servitù di passaggio su tutta l’area”.
Zonari ricorda dunque che nel maggio 2024 “al termine della Commissione speciale d’indagine, che ha rilevato l’obbligo di cessione gratuita, il Direttore Generale del Comune ha invitato formalmente La Nuova Residenza S.r.l. a cedere l’intera area gratuitamente entro 30 giorni, minacciando altrimenti di procedere per vie giudiziarie”. Nota però che da allora “il Comune di Ferrara non ha mai proceduto in tal senso”.
“L’Ordinanza del Tribunale di Ferrara del 7 maggio 2025 – conclude Zonari – ha confermato la sospensione dei lavori e, riconoscendo la persistenza di una servitù di passaggio sull’area, ha esplicitamente legato la sua cessazione alla completa cessione dell’area Mappale 1054 al Comune, di fatto convalidando la sussistenza dell’obbligo di cessione gratuita di tale area al Comune per la sua destinazione pubblica originaria”.
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