Politica
13 Maggio 2025
Promosso un odg: "L'Amministrazione comunale ha un ruolo centrale nel promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza"

Referendum 8-9 giugno. Le opposizioni: “Il Comune informi”

di Redazione | 3 min

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Un ordine del giorno di tutte le opposizioni e con prima firmataria Anna Zonari (La Comune di Ferrara) impegna il sindaco a promuovere le informazioni utili per poter votare al referendum di domenica 8 e lunedì 9 di giugno. In quei giorni gli italiani saranno chiamati a esprimersi su 5 quesiti referendari: quattro riguardanti il lavoro e uno la cittadinanza. Il primo giorno si voterà dalle 7 alle 23 mentre il lunedì dalle 7 alle 15.

Dei cinque quesiti uno riguarda la cittadinanza italiana e in estrema sintesi punta al dimezzamento degli anni di residenze regolare necessari per ottenerla. Questo punto è stato proposto per primo da Riccardo Magi di + Europa a cui poi si sono accodato molti partiti e associazioni.

Gli altri 4 punti riguardano il lavoro e sono stati proposti per primi dalla Cgil e sono sostenuti da Pd, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle. Nel primo di questi si punta ad abrogare le norme introdotte con il Jobs Act che consentono alle azienda con più di 15 dipendenti di non reintegrare un lavoratore anche qualora venga stabilito il licenziamento illegittimo.

Un secondo quesito riguarda invece l’eliminazione del limite di indennità, sempre per lavoratori licenziati in modo ingiustificato, nelle imprese con meno di 16 dipendenti. In un terzo quesito la Cgil, prima promotrice, punta a eliminare alcune norme che rendono più semplice il ricorso a contratti a tempo determinato, chiedendo di reintrodurre l’obbligo per i datori di lavoro di specificare il motivo per cui necessitano di ricorre a quel tipo di contratto. L’ultimo punto ha come scopo quello di aumentare la responsabilità dell’imprenditore committente in caso di infortuni sul lavoro.

Le opposizioni ferraresi ricordano che sono state raccolte 5 milioni di firme nel 2024 e che “la partecipazione democratica e il diritto di voto rappresentano principi fondamentali della nostra Costituzione”.

Per questo ritengono “dovere delle istituzioni garantire un’informazione corretta, imparziale e completa sui temi referendari, favorendo un dibattito democratico e consapevole”.

“Nell’ordinamento italiano – aggiungono -, i Comuni rappresentano per i cittadini gli enti di maggior prossimità tra le autonomie locali di rilievo costituzionale. L’Amministrazione comunale ha un ruolo centrale nel promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza e nell’assicurare l’accesso alle informazioni sulle modalità di voto”.

L’odg impegna il sindaco a “garantire la massima diffusione delle informazioni relative alla data del voto, alle modalità di voto e al contenuto dei quesiti referendari attraverso i seguenti canali istituzionali: Sito web istituzionale del Comune, aggiungendo un “bottone” in home page che rimandi all’apposita sezione già presente; Canali social ufficiali dell’Amministrazione comunale con particolare attenzione ai giorni antecedenti al voto, con messaggi che invitino alla partecipazione come espressione democratica”.

Chiedono inoltre di “collaborare attivamente con la Prefettura, la Direzione degli istituti penitenziari presenti sul territorio e le altre autorità competenti per definire e attuare iniziative volte a garantire l’informazione completa e accessibile sui quesiti referendari ai detenuti e agli operatori penitenziari”.

La Comune di Ferrara, Partito Democratico, Anselmo Sindaco e Movimento 5 Stelle impegnano l’amministrazione a “collaborare con le associazioni, le istituzioni educative e i media locali per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della partecipazione al voto, promuovendo incontri informativi e dibattiti pubblici”.

E infine ad “assicurare che tutte le iniziative di informazione siano condotte nel rispetto dei principi di imparzialità e correttezza, garantendo un’informazione chiara e accessibile a tutti i cittadini e le cittadine”.

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