Torna Ferrara Organistica, tradizionale rassegna di musica per Organo del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, che si propone, tra l’altro, di valorizzare il patrimonio organario cittadino e della sua Provincia attraverso concerti che coinvolgano docenti e allievi, nonché ensemble musicali vari, della massima istituzione musicale ferrarese. Ferrara è universalmente riconosciuta come una delle capitali della stagione storica che va sotto il nome di Rinascimento. E’ stata fucina di idee, creatività, arte e scienza, all’ombra di nomi quali Ariosto, Boiardo, Josquin, Frescobaldi e tantissimi altri ancora.
Forse meno noto è un periodo che ha interessato la città estense lungo tutto il secolo scorso: quello della Metafisica di De Chirico, del Neorealismo cinematografico, del progressivo radicarsi di tradizioni musicali extraeuropee come il Jazz, che vede nella nostra città una dei capisaldi di riferimento.
Ferrara Organistica 2025 intende rendere quindi omaggio a questa coté poco conosciuta, con la compilazione di un calendario in gran parte dedicato al ‘900 storico e – primizia vera e propria – alle contaminazioni virtuose tra jazz e repertorio tradizionale sacro e organistico.
Il concerto inaugurale avrà luogo domenica 4 maggio alle 18 a Terre del Reno, nella chiesa parrocchiale di S. Agostino – dotata di un interessante organo di recente costruzione, assai adatto alla restituzione del repertorio romantico e moderno – con un concerto interamente dedicato alla grande tradizione corale inglese dagli albori ai giorni nostri. Protagonista sarà l’organista Maristella Ragnedda, gli oboisti Vanja Gentile e Lorenzo Mariano, lo Youth Choir e il Coro da Camera del Conservatorio Frescobaldi, diretti da Manolo Da Rold.
Si proseguirà poi domenica 11 maggio alle 16.30 a Burana, presso la chiesa parrocchiale di S. Giacomo, con l’esecuzione di un concerto dedicato ad un tema molto sentito, oggi come nel tormentato secolo passato: la pace. Verrà proposta la Missa pro Pacis del compositore lituano Vytautas Miskinis, eseguito dal coro di voci bianche del Frescobaldi diretto da Manolo Da Rold.
Vera primizia e “cuore pulsante” del progetto della Rassegna sarà poi il concerto previsto per domenica 18 maggio alle ore 16, presso la Collegiata di S. Maria Assunta di Portomaggiore. Il titolo recita “Jazz e Canto Gregoriano, un incontro possibile“. Piuttosto imponente l’organico richiesto per questo appuntamento: due organisti – Maristella Ragnedda e Nikolaj Fedonov -, 2 ensembles vocali – la Schola Gregoriana “Ecce” e l’ensemble vocale Teleion di Mirandola, diretti da Luca Buzzavi – e il Frescobaldi Jazz ensemble, diretto da Achille Succi e formato da una selezione degli studenti delle classi di jazz del conservatorio ferrarese. Verranno alternate melodie originali del repertorio gregoriano ad elaborazioni in chiave jazz o pop-rock del compositore tedesco Thomas Gabriel e, last but not least, una jam session finale su tema gregoriano.
Domenica 25 maggio alle 17, tra le antiche navate della chiesa arcipretale di S. Leo di Voghenza – per la cronaca la prima sede vescovile della diocesi di Ferrara – la rassegna rientrerà nel solco più tradizionalmente sacro, con l’esecuzione però di un programma di rarissimo ascolto per Baritono, trio vocale e Organo. Il periodo interessato sarà quello del grande romanticismo europeo, soprattutto francese, ma con l’esecuzione in prima assoluta, di una “gemma” tutta italiana: il mottetto “Credidi” di Gaetano Donizetti. L’organista Devid Pavanati accompagnerà il baritono Zige Wang, il tenore Wenze Yu e la soprano Kexin You.
Quasi un hortus conclusus, Ferrara Organistica terminerà domenica 1 giugno alle 18 nel luogo dove quasi un mese prima era iniziata, a Terre del Reno, nella chiesa di S. Agostino. In quell’occasione l’organista Wladimir Matesic, titolare della cattedra di Organo presso il Conservatorio “Frescobaldi”, terrà un concerto per onorare la figura del grande organista e compositore italiano Marco Enrico Bossi nel primo centenario della morte.
Quest’anno la rassegna non tocca chiese cittadine, ma invece la Provincia. Questo perché Ferrara risente in maniera fortissima del lascito rinascimentale e annovera tra gli organi disponibili quasi esclusivamente strumenti storici di scuola italiana o copie in stile. L’esecuzione delle musiche previste nel programma della rassegna, richiede invece organi di impianto più eclettico, come quelli di cui diverse chiese della provincia di Ferrara dispongono. La scelta quindi di diffondere la rassegna sul territorio provinciale, anche per invitare il pubblico a visitare alcuni luoghi di grande interesse artistico. I concerti sono svolti a cura del Conservatorio di Ferrara in collaborazione con le parrocchie ospitanti.
Tutti i concerti sono ad ingresso libero programma completo consultabile sul sito www.consfe.it
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