Cronaca
30 Aprile 2025
A emettere la sentenza nei confronti di Massimo Restivo Caponcello il giudice Marco Peraro

Pedopornografia. Assolto 65enne per non aver commesso il fatto

di Pietro Perelli | 2 min

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Assolto per non aver commesso il fatto. È questa la sentenza pronunciata martedì 29 aprile dal giudice Marco Peraro nei confronti di Massimo Restivo Caponcello che doveva rispondere del reato di detenzione o accesso a materiale pedopornografico.

Il 65enne era finito a processo per fatti risalenti al 4 maggio 2022 quando indagini della Guardia di Finanza avevano permesso di trovare, all’interno del suo notebook, 41 filmati completi e tre frammenti di filmati, in cui i protagonisti avevano meno di 18 anni.

La Procura competente, quella di Bologna, aveva emesso un decreto penale di condanna pari a 2.250 euro di multa, a cui però Restivo si era opposto finendo davanti al giudice e fornendo la propria versione dei fatti insieme ad altri due testimoni.

Caponcello non è un nome nuovo sulle cronache locali poiché è imputato in un processo per una maxi truffa da 400mila euro ai danni di un’anziana. L’accusa di truffa, furto e circonvenzione di incapace e, proprio in seguito al pronunciamento della sentenza, sono stati sentiti due testimoni all’interno di questo secondo processo.

Secondo le risultanze investigative, Restivo, vicepresidente dell’organizzazione benefica Ico United Planted Onlus e delegato presso le Nazioni Unite, avrebbe sottratto denaro alla signora 89enne in diversi modi: dalla donazione di denaro per beneficenza a realtà benefiche a lui collegate fino a bonifici diretti sul suo conto avvenuti probabilmente anche grazie alla sottrazione dello smartphone in cui era presente l’app per l’home banking.

L’imputato sarebbe anche riuscito a prelevare direttamente somme di denaro dai conti della signora e si sarebbe fatto nominare procuratore del patrimonio nonché futuro amministratore di sostegno.

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