Argenta
24 Aprile 2025
Obiettivo è chiedere al sindaco e alla giunta di aggiornare periodicamente cittadinanza e Consiglio Comunale sullo stato di insediamenti e autorizzazioni e intervenire presso gli altri enti sovraordinati

Fotovoltaico e agrivoltaico. Rinnovamento e Fdi presentano odg

di Redazione | 2 min

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Argenta. Tiene banco il tema dell’insediamento di impianti fotovoltaici e agrivoltaici nell’Argentano. I gruppi consiliari di Argenta Rinnovamento e Fratelli d’Italia hanno presentato infatti un ordine del giorno sul tema, chiedendo al sindaco e alla giunta di aggiornare periodicamente cittadinanza e Consiglio Comunale sullo stato di insediamenti e autorizzazioni e intervenire presso gli altri enti sovraordinati.

“Il tema degli insediamenti di questi impianti è estremamente sentito nel nostro territorio, e non potrebbe essere altrimenti” commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Fanini. “Solo nell’Argentano, tra insediamenti autorizzati e da autorizzare, parliamo di oltre 700 ettari di terreni agricoli coinvolti. Un dato che fa rabbrividire e che va analizzato per le ripercussioni che queste opere potrebbero avere sulle nostre aree in termini naturalistici, paesaggistici, ma anche per quanto riguarda consumo di suolo. Negli ultimi giorni – prosegue – il sindaco ha vantato la sua contrarietà a iniziative così massicce in un unico luogo: bene, sarebbe però il caso di aggiornare cittadini e consesso comunale con più celerità, considerando che in pochi cittadini sapevano e sanno a cosa il nostro territorio sta andando incontro e che solo attraverso iniziative che coinvolgano tutti, abitanti in primis, è possibile pensare di poter ottenere qualcosa. Questa latitanza non giova a nessuno”.

“Il tema del fotovoltaico e dell’agrivoltaico è molto complesso, soprattutto se si considerano i tanti interessi in gioco” commenta la capogruppo di Argenta Rinnovamento, Gabriella Azzalli. “Deve essere chiaro che non si può contestare la decisione del piccolo agricoltore che, magari vista l’età e l’impossibilità di passaggio generazionale dell’attività agricola, decide di vendere o affittare i propri terreni per cifre ben più alte di quanto potesse immaginare. Più sospetta invece è una politica speculativa messa in atto da cooperative, il cui fine dovrebbe essere di tipo occupazionale e mutualistico, e non di mero lucro” afferma.

“È chiaro – conclude – che la politica locale di governo è chiamata in primis a intervenire e a sorvegliare. Il sindaco Baldini solo di recente si è dichiarato contrario a questi insediamenti, probabilmente da quando ha realizzato che il suo Comune cambierà volto, mi sembra una presa di posizione alquanto tardiva, paragonabile al tentativo di voler chiudere la stalla quando ormai i buoi sono scappati”.

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