Attualità
17 Aprile 2025
Il festival internazionale degli aquiloni torna al Parco Urbano dal 25 al 27 aprile: tre giorni di attività e svago all’insegna dell’inclusività

I 45 anni di Vulandra. Cielo pieno di colori, arte e memoria

di Redazione | 2 min

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È un anniversario importante quello che celebra quest’anno la Vulandra: 45 edizioni di passione aquilonistica, nate a Pontelagoscuro e oggi riconosciute a livello internazionale. L’appuntamento con il festival è sempre al Parco Urbano “Giorgio Bassani”, dal 25 al 27 aprile, dalle ore 10 alle 18. Tre giornate all’insegna del gioco, dell’arte e della memoria collettiva per bambini e adulti.

La Vulandra è un’eccellenza ferrarese che richiama oltre 150 aquilonisti da tutto il mondo, dalla Colombia alla Francia, come ha ricordato l’assessore Francesco Carità alla conferenza stampa di presentazione. Un evento gratuito che, come ricordato dagli organizzatori (Arci Ferrara aps e Gruppo Aquilonisti Vulandra aps), è reso possibile grazie al sostegno del Comune di Ferrara, della Regione Emilia-Romagna, degli sponsor locali  tra cui Avis comunale e provinciale e Cidas e soprattutto di un tessuto associativo vivo e coeso. 

Uno degli aspetti più significativi, che Carità ci ha tenuto a ribadire, è il completo abbattimento delle barriere architettoniche. “È una manifestazione inclusiva a 360 gradi, accessibile a tutti, senza distinzioni”, ha dichiarato con orgoglio l’assessore comunale. Un risultato ottenuto grazie a una visione organizzativa lungimirante e alla collaborazione tra istituzioni, volontariato e associazioni del territorio.

La Vulandra è molto più di un raduno di aquiloni. Come ha raccontato Maurizio Cenci, presidente dello storico Gruppo Aquilonisti Vulandra, l’aquilone ha attraversato i secoli come strumento scientifico, mezzo di esplorazione e persino arma bellica. 

Ma oggi, più che mai, è simbolo di libertà. Francesca Audino, presidente di Arci Ferrara, ha ribadito che è emblema della memoria, della resistenza e del 25 aprile: “Non è un collegamento forzato, ma l’aquilone è anche un messaggio politico. In Palestina è bandiera di pace e autodeterminazione, perché porta con sé il diritto di alzarsi, di esistere, di esprimersi”.

Il programma, che sarà presto disponibile sui canali social della manifestazione – prevede una vasta offerta di attività: dai laboratori ambientali, dove si costruiranno oggetti con materiali riciclati, a quelli creativi per i più piccoli

Non mancheranno momenti di riflessione e coinvolgimento per tutte le età, come il laboratorio “L’aquilone della memoria” nato dalla collaborazione con l’associazione Ama, che coinvolge persone con Alzheimer nella costruzione di un grande aquilone collettivo. Il centro sociale Quadrifoglio non mancherà neanche quest’anno nel servire prelibatezze ai partecipanti.

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