Una truffa studiata nei minimi dettagli, capace di ingannare anche le persone più caute. È quella in cui è incappato un cittadino residente a Ferrara, che tra fine novembre e dicembre 2024 ha perso 55mila euro dopo aver risposto a un Sms apparentemente inviato dal proprio istituto bancario. Il messaggio avvisava di un bonifico in uscita di quasi 4.000 euro, non autorizzato. Per bloccare l’operazione, il cliente avrebbe dovuto chiamare un numero telefonico indicato nello stesso messaggio.
L’uomo, preoccupato per l’apparente tentativo di frode, ha seguito le istruzioni e contattato il numero indicato. Dall’altra parte della linea, però, non c’erano funzionari della banca, bensì truffatori ben organizzati. Il primo interlocutore si è presentato come un operatore del servizio antifrode dell’istituto, sostenendo che la vittima fosse nel mirino di una rete di truffatori interni alla filiale stessa. A rincarare la dose è arrivata una seconda telefonata, da parte di un sedicente carabiniere che si sarebbe spacciato per un militare della Stazione di Corso Giovecca, coinvolto in un’indagine segreta.
Convinto della necessità di mettere al sicuro i suoi risparmi, l’uomo ha seguito passo dopo passo le indicazioni fornite: cliccare su un link per aprire un nuovo conto (in realtà già intestato ai truffatori), e poi recarsi in banca per disporre un bonifico da 55.000 euro, giustificandolo come pagamento per un’auto, così da non insospettire il presunto dipendente infedele.
Solo in un secondo momento il ferrarese si è reso conto di essere stato raggirato. Si è quindi rivolto ai Carabinieri della Stazione di Porotto, che hanno raccolto la denuncia e avviato immediatamente le indagini. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Ferrara, i militari sono riusciti a risalire rapidamente al conto corrente dove erano finiti i soldi: intestato a una donna residente in provincia di Siracusa.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, la donna è stata trovata in possesso della tessera bancomat utilizzata per prelevare parte del denaro. È stata quindi denunciata per truffa in concorso, mentre proseguono gli accertamenti per identificare gli altri componenti della rete criminale.
I carabinieri ricordano che i truffatori sanno come creare situazioni di urgenza e credibilità per spingere le vittime ad agire in modo impulsivo. Prima di prendere qualsiasi decisione che preveda il pagamento di somme di denaro, i carabinieri consigliano sempre di non avere fretta e di prendersi un momento per riflettere. Nel dubbio, è sempre meglio rifiutare e confrontarsi con una persona di fiducia: il 112 è sempre a disposizione per un consiglio”.
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