Attualità
27 Marzo 2025
Venerdì 28 marzo 2025 alle 17 incontro con l'autore in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web

“Volga blues”: con Marzio G. Mian un “Viaggio nel cuore della Russia”

di Redazione | 2 min

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E’ un viaggio alla scoperta delle tante anime della Russia quello raccontato dal giornalista Marzio G. Mian nel libro “Volga Blues” (Feltrinelli, 2024) che sarà presentato venerdì 28 marzo 2025 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17, Ferrara). Ne parleranno con l’autore: Lucetta Capra e Paola Zanardi.

L’incontro, a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.

Vista da Occidente, la Russia appare come una terra lontana, misteriosa, ostile; un mondo reso oggi ancor più sinistramente inaccessibile dalla guerra. Sfidando i paranoici controlli dei servizi di sicurezza, Marzio Mian è riuscito a viaggiare per seimila chilometri nella pancia, nel cuore e nell’anima della Russia. Per farlo ha scelto la rotta maestra della sua storia: il Volga: sulle sue sponde si è radicata la fede ortodossa dopo il crollo di Costantinopoli, è sorto l’impero zarista, si è affermato quello sovietico, con la battaglia di Stalingrado e l’industrializzazione forzata di Stalin, si è consolidato il progetto neo-imperiale dell’autocrazia post-sovietica di Vladimir Putin. “Patria” dei tatari, dei cosacchi, dei monaci-santi, degli sciamani, di Razin, Pugačëv, Lenin, Kerenskij, Gončarov, Puškin, Gor’kij, Chlebnikov, della Russia arcaica e rurale, di quella metropolitana e dei grandi spazi pieni di nulla, delle steppe e dei sovchoz, delle fabbriche e delle izbe, della tradizione più reazionaria e della rivoluzione più spietata, il Volga è il fiume in cui Europa e Asia si incontrano o si dividono, a seconda che la bussola della storia russa indichi Oriente oppure Occidente. Viaggiando da nord a sud, senza mai incontrare uno straniero, senza ascoltare altra lingua che il russo, Mian svela l'”altro fronte” del feroce scontro in atto con l’Occidente, il fronte di un popolo fatto di molte nazioni e tenuto insieme dal brutale, fragile, antico sogno di una civiltà imperiale.

Marzio G. Mian, giornalista, ha svolto inchieste e reportage in 58 paesi del mondo per i media italiani e internazionali. Collabora con RaiSetteIl GiornaleGQL’Espresso. È stato per sette anni vicedirettore di Io donna, il settimanale femminile del Corriere della Sera. Ha fondato insieme con altri giornalisti internazionali la società no profit “The Arctic Times Project” con sede negli Usa. In Italia fa parte di “The River Journal”, progetto di racconto multimediale attraverso i grandi fiumi del mondo. È autore di diversi libri, tra i quali Karadzic, carnefice psichiatra poeta (Mursia, 1996); Artico. La battaglia per il grande Nord (Neri Pozza, 2018) e Tevere controcorrente (Neri Pozza, 2019).

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