Piena del Po. L’allerta diventa arancione per Ferrara
Aumenta l'allerta per l'arrivo e il transito della piena del Po in provincia di Ferrara
Aumenta l'allerta per l'arrivo e il transito della piena del Po in provincia di Ferrara
Una conquista che ha mosso i primi passi a Vigarano Mainarda grazie all’intento comune di Marina Contarini e della consigliera comunale Agnese De Michele (Pd)
Una studentessa di 20 anni è stata vittima di molestie in centro e in pieno giorno. La giovane universitaria stava camminando tranquillamente in via Montebello, intorno alle ore 16 di domenica 13 aprile
È arrivato in tribunale mercoledì 16 aprile mattina, poco dopo le 12, scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria, Mor N'Diaye noto a tutti come Jamie Mike Stewart, il 41enne di nazionalità senegalese che, dopo essere stato arrestato per evasione, furto e tentata rapina, agli agenti della Squadra Mobile di Ferrara ha confessato l'omicidio di Federico Perissi
Anche la Procura di Ferrara sta aiutando quella di Firenze nella ricostruzione degli ultimi tragici istanti di vita di Federico Perissi, guardia giurata di 45 anni, lasciato senza vita sulla riva del lago di Bilancino, vicino al casello dell'A1 a Barberino del Mugello, dal 41enne di nazionalità senegalese Mor N'Diaye che, nella giornata di lunedì 14 aprile, dopo essere stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Ferrara per evasione, furto e tentata rapina, aveva confessato il delitto, fornendo tutte le indicazioni necessarie al ritrovamento del cadavere
Lo scorso ottobre, pochi giorni prima della vertenza sindacale aperta con Berco, un’altra azienda del territorio ferrarese aveva prospettato il rischio di 77 licenziamenti e la chiusura dello stabilimenti, la Rexnord di Masi Torello. Ieri in regione si sono incontrati i sindacati, il sindaco di Masi Torello Samuele Neri, l’azienda e l’assessore al lavoro Giovanni Paglia. “Purtroppo – dice ai nostri taccuini Patrizio Marzola (Fim-Cisl) – non c’è nessuna azienda interessata a rilevare lo stabilimento“.
“Ci hanno confermato – ribadisce Chiara Zambonati di Fiom – che purtroppo non si è concretizzato nulla rispetto alla vendita. Di tutte le aziende contattate/interessate nulla si è concretizzato“.
Dei 77 dipendenti inizialmente coinvolti nella procedura di licenziamento in 17 hanno si sono dimessi perché hanno trovato una soluzione lavorativa alternativa. Altri otto dovrebbero invece essere ricollocati per cui ad oggi ci sono 52 persone che rischiano il proprio posto di lavoro.
L’azienda, inizialmente intenzionata a chiudere lo stabilimento, era tornata sui suoi passi, grazie alla mediazione delle istituzioni e concesso tempo, inizialmente fino al 28 febbraio, poi fino al 31 marzo, per trovare compratori. L’ultimo mese era stato aggiunto perché sembrava esserci un’azienda cinese interessata.
In realtà, dal 4 novembre scorso (giorno della mediazione) ad oggi, sono state numerose le aziende a dimostrare interesse ma nessuno di queste lo ha concretizzato con offerte. Una delle problematiche che potrebbero aver ridotto l’appeal è che, per accordi presi con Rexnord, chi subentra non può produrre gli stessi prodotti ma solo gli spazi.
Il prossimo incontro è atteso per il 31 marzo, l’ultimo giorno e, osserva speranzoso Marzola, negli “ultimi giorni succedono i miracoli”. Da aprile 52 lavoratori saranno in cassa integrazione per cessata attività fino al 31 dicembre 2025 ma la speranza rimane ancora quella di trovare un compratore che possa, in un periodo critico per il settore manifatturiero ferrarese, salvaguardare l’occupazione.
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