Salute
22 Marzo 2025
Intervista alla presidente Isabel Fernandez: "La psicologia dell’emergenza ha come finalità lo studio, la prevenzione e il trattamento dei danni psichici che si determinano nel singolo e dei danni psicosociali che si producono nella sua comunità in seguito all’esperienza di un evento critico"

Psicologia dell’emergenza: l’intervento EMDR nell’alluvione in Romagna

di Redazione | 6 min

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L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

Nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati, consente infatti  di intervenire nei contesti legati alla psicologia dell’emergenza  per il trattamento e la risoluzione del trauma. l’EMDR è una psicoterapia sperimentata anche in situazioni che presentano altri tipi di problematiche più comuni come, ad esempio, le fobie e i  disturbi d’ansia in generale, i  lutti, (specie se improvvisi), i disturbi alimentari, malattie oncologiche e stati stressanti che si convertono in disfunzioni fisiche. Questi giorni Ferrara è teatro, per la prima volta, di una tre giorni di formazione proprio sulla psicoterapia EMDR. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Isabel Fernandez, Presidente di EMDR ITALIA

Che cosa si intende dottoressa Fernandez con “psicologia dell’emergenza?
“Il termine emergenza si riferisce alla circostanza in cui un evento devastante, di origine naturale o provocato dall’uomo, in modo inaspettato ed improvviso, crea un clima di attivazione, di allerta, di urgente bisogno accompagnato da tentativi immediati di soccorso. La psicologia dell’emergenza ha come finalità lo studio, la prevenzione e il trattamento dei danni psichici che si determinano nel singolo e dei danni psicosociali che si producono nella sua comunità in seguito all’esperienza di un evento critico. Sono quindi oggetto di studio e di intervento della psicologia dell’emergenza sia il singolo individuo che la comunità colpita da un evento traumatico.”

Quali sono gli effetti del trauma sul funzionamento psicologico?
Talvolta, in condizioni di emergenza come quelle causate da un alluvione, un incidente, un  sisma, lo stress legato ad un contesto bellico, si possono generare, reazioni emotive particolarmente intense, in grado di interferire con la regolare capacità di fronteggiamento, sia durante l’evento che in seguito. Flashback, ansia, panico, pensieri incontrollabili legati all’evento, incubi,  insonnia,  sono tutti segnali di iperattivazione post-traumatica. In tali circostanze, quindi, può accadere che  il nostro organismo non riesca a riorganizzarsi, sia in termini fisiologici che psicologici. Per questa ragione è importante l’intervento precoce, prima che possa strutturarsi un disturbo post-traumatico da stress

L’EMDR ed il trauma, come lavora questa psicoterapia?
È indubbiamente molto difficile superare un trauma psicologico legato a perdite gravi e tornare alla normalità, ma un aiuto può venire dalla psicoterapia. L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing-Emdr (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari), è un metodo che facilita il meccanismo di elaborazione del Trauma, che stimola l’elaborazione delle informazioni nel cervello e aiuta le persone a desensibilizzare gli aspetti attivanti legati al ricordo di eventi traumatici in modo nuovo e non più disturbante.

L’Emilia Romagna è stata teatro negli ultimi anni di eventi climatici avversi che hanno inferto un duro colpo dal punto di vista psicologico alla popolazione. Voi siete intervenuti, come rete di psicologi EMDR, anche nel 2023 quando l’alluvione ha flagellato l’Emilia Romagna. Come si è articolato l’intervento?
“In soli 3 giorni, precisamente dal 17 al 20 Maggio 2023 l’Associazione EMDR Italia, attivata dalla Regione Emilia-Romagna, è riuscita a costruire una rete operativa capace di fornire supporto e sostegno continuativo agendo in sinergia con le ASL del territorio. Più di 120 terapeuti volontari sono intervenuti su vari fronti, rendendosi disponibili- a titolo gratuito-ad implementare vari tipi di supporto con attività di psicoeducazione e sostegno psicologico per la stabilizzazione delle situazioni più acute di stress, dei sintomi ansiosi legati alla paura e per l’elaborazione del trauma. La rete era composta da terapeuti in loco, che coprivano fisicamente tutte le province colpite dall’emergenza, ed altri che lavoravano on line per fornire supporto anche a distanza e per coordinare le varie richieste.  In particolare gli aiuti sono rivolti soprattutto a:

– Alle figure dei terapeuti: ogni giorno venivano organizzati gruppi di supporto ai terapeuti dell’Associazione colpiti in maniera diretta e indiretta della catastrofe e che a loro volta stavano intervenendo attivamente per supportare i loro pazienti e gli stessi cittadini. Questo ha permesso loro di elaborare ciò che stavano vivendo ed essere un sostegno e risorsa sempre più solida ed efficace anche per le persone più vicine. In queste occasioni prendersi cura del benessere psicologico dello psicoterapeuta è il primo passo per metterlo in condizioni di poter aiutare efficacemente gli altri. L’Associazione ha quindi organizzato degli incontri EMDR come gruppi di supporto e di supervisione specifica alle colleghe

– Alla popolazione: i terapeuti EMDR hanno fornito in forma volontaria il proprio aiuto alla popolazione che ha vissuto questa catastrofe. La macchina dell’emergenza psicologica EMDR, coordinata dalle varie ASL del territorio e dalla stessa Regione Emilia-Romagna aveva più target di riferimento: verso le istituzioni che devono prendere decisioni, verso le persone che stavano lavorando come soccorritori e volontari ma anche  interessando i semplici cittadini. Le maggiori richieste sono arrivate dalle insegnanti che chiedevano sostegno per aiutare i bambini scossi dalla paura ed anche per assistere la  popolazione anziana che risultava  isolata.

Gli interventi dell’Associazione EMDR Italia sono stati  rafforzati anche dalla diffusione sul territorio di volantini di psicoeducazione che indicavano  i numeri utili e le linee guida di comportamento in caso di emergenza.

Come avete lavorato concretamente con L’EMDR sul campo?
“Fondamentali- prosegue la dottoressa Fernandez- sono stati i colloqui di supporto specialistico per la gestione dei casi più critici, come i traumi legati alla perdita di una persona cara o all’abbandono della propria abitazione, nel dare assistenza agli sfollati, ma anche a supportare chi, pur non costretto a lasciare la propria casa, aveva bisogno di un supporto psicologico per gestire l’impatto emotivo di questo disastro collettivo.

Gli interventi sono stati di: stabilizzazione,  posto al sicuro, narrativa, protocollo eventi recenti. Le sedute duravano in media circa 30-45 min circa, in media 1 o 2 incontri, i momenti più traumatici riguardavano principalmente l’acqua che saliva e il rumore dell’acqua, abbiamo notato la diminuzione delle reazioni da stress già dopo 1 seduta soprattutto per quanto riguardava insonnia, scarsa concentrazione, lucidità e confusione mentale.”

Chi può praticare l’EMDR?
È molto importante sottolineare che in Italia (come nel resto del mondo) questo metodo deve essere appreso con uno specifico corso di formazione autorizzato, che si articola su più livelli,  che nel nostro caso si tratta della Associazione EMDR Italia.
Dunque, prima di mettersi nelle mani di qualsiasi specialista che si dichiara esperto del trattamento, è bene verificare  che abbia avuto l’autorizzazione alla sua pratica, esiste il sito ufficiale (www.emdr.it)  in cui tutti i terapeuti formati in corsi riconosciuti compaiono in base alla propria città e regione di attività. In Italia, i professionisti e soci che frequentano i corsi con trainer indicati dall’Associazione, beneficiano di aggiornamenti continui sugli sviluppi teorico/clinici e di ricerca più recenti e hanno accesso a corsi specialistici e di perfezionamento. Questi corsi di formazione avanzata sono gratuiti per i soci dell’Associazione.

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