Codigoro
23 Marzo 2025
Due le ipotesi su cui sta indagando la Procura: uno scivolamento accidentale o la rottura di una delle assi che il lavoratore stava sostituendo in quel momento

Morto nel silo. Si attendono i primi avvisi di garanzia

di Davide Soattin | 2 min

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Pontelangorino. La Procura di Ferrara aprirà un fascicolo di inchiesta per la tragica fine di Marius Bochis, il 41enne di nazionalità rumena che – durante il pomeriggio di venerdì 21 marzo – è morto all’interno di un silo della Grandi Riso Spa, dopo un volo di circa dieci metri.

In quel frangente, l’operaio – dipendente di una ditta esterna, la Montaggi Industriali Srl di Rovigo – stava lavorando alla copertura del silo per sostituire alcune assi, quando – due le ipotesi ancora tutte da confermare – sarebbe accidentalmente scivolato, perdendo l’equilibrio e finendo al suolo oppure alcune assi sotto di lui si sarebbero rotte, aprendo una voragine che lo ha fatto successivamente catapultare a terra con una caduta violenta che non gli ha lasciato scampo.

L’ipotesi di reato per cui procederà la Procura sarà quella di omicidio colposo in violazione delle norme antinfortunistiche sul lavoro e – già nelle prossime ore – dovrebbero essere inviati i primi avvisi di garanzia alle persone che finiranno iscritte nel registro degli indagati.

Si tratta di un atto dovuto in modo tale da permettere a chi sarà sotto indagine di prendere parte agli accertamenti tecnici irripetibili nominando un proprio consulente di parte, che – in questo caso – parteciperà all’autopsia che la pm Barbara Cavallo disporrà sulla salma dell’operaio.

Sul fatto indagano i carabinieri e il Spisal di Ausl Ferrara che hanno già messo sotto sequestro l’intera zona dell’incidente in cui – nei prossimi giorni – ci saranno nuovi sopralluoghi per capire meglio come e perché si sia potuta verificare una tragedia simile.

Intanto arrivano le prime reazioni dal mondo sindacale. Dopo l’intervento di Cgil e Flai Cgil, a parlare è anche Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto: “Ormai dobbiamo rincorrere le notizie in tv per sapere se la giornata è andata liscia. Viviamo con angoscia ogni giornata nella speranza che non arrivino notizie di morti. Purtroppo arrivano sempre. Bisogna cambiare passo“.

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