Cronaca
22 Marzo 2025
L'accusa è di diffamazione pluriaggravata. Il fondatore del gruppo e altri due amministratori avevano già chiesto scusa e risarcito nelle scorse udienze

Pinguini Estensi. Chiesta l’assoluzione per amministratori e moderatore

Pinguini Estensi
di Davide Soattin | 2 min

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La Procura di Ferrara ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di diffamazione pluriaggravata per cinque rappresentanti dei Pinguini Estensi, il gruppo Facebook creato nel novembre 2019 – in contrapposizione a quello delle Sardine – per far da spalla social alla Lega a poche settimane dalle elezioni regionali.

Si tratta degli amministratori Arianna Pocaterra, Alberto Ferretti, Raffaella Breveglieri e Stefano Mezzetti e del moderatore Stefano Giglioli, tutti difesi dall’avvocato Denis Lovison. Il fondatore del gruppo Sergio Tracchi insieme ad altri due amministratori, Paola Romani e Paolo Pennini invece avevano precedentemente risarcito e chiesto scusa.

Secondo l’accusa iniziale, gli imputati – in quanto amministratori e moderatore del gruppo che aveva raggiunto la cifra cospicua di 4936 membri – avevano reiteratamente e consapevolmente omesso di esercitare il proprio potere/dovere di prevenire comportamenti diffamatori e offensivi a opera degli iscritti, facendoli così diventare propri. E, di fronte a commenti palesemente offensivi, non si erano adoperati per cancellare i post pubblicati nel gruppo dal dicembre 2019 al gennaio 2020, quando il vaso di pandora venne scoperchiato da un’inchiesta di Estense.com.

I post incriminati erano oltre cinquanta, scritti in gran parte da persone ferraresi, che – a seconda delle varie casistiche – erano state condannate, assolte o avevano chiesto scusa, dopo essere finite a processo sempre per diffamazione aggravata. A loro si addebitavano frasi ritenute offensive nei confronti dei familiari di Stefano Cucchi, che si sono costituiti parte civile e sono assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo, a sua volta persona offesa nel procedimento, e Silvia Galeone.

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