Attualità
19 Marzo 2025
Nuovi servizi per il tumore al collo dell’utero e il colon retto: Ferrara tra le prime città in Italia ad attivare l’auto-prelievo

Prevenzione a portata di farmacia: al via il test Hpv fai-da-te

di Redazione | 4 min

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di Elena Coatti

Ferrara si conferma una città modello per la prevenzione oncologica con l’avvio di un progetto innovativo che coinvolge attivamente le farmacie del territorio nel percorso degli screening per il tumore del collo dell’utero, dal 24 marzo, e del colon retto, da fine aprile. La città estense è tra le prime a livello nazionale, insieme a Bologna, a introdurre l’auto-prelievo per il test Hpv. Grazie a questa novità, le donne che non possono recarsi nei consultori negli orari previsti dalla lettera di invito potranno effettuare il tampone comodamente a casa. Una modalità che si rivolge in particolare a coloro che, per impegno lavorativi o familiari, faticano a partecipare agli screening tradizionali.

A presentare il progetto, martedì 18 marzo, sono state la direttrice generale delle Aziende sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini, la responsabile Uosd Screening oncologici, Epidemiologia e Programmi di promozione della salute Azienda Usl di Ferrara Caterina Palmonari e il direttore U.O. Anatomia patologica Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara Giovanni Lanza. Insieme a loro, anche i rappresentanti delle farmacie: la direttrice generale delle Farmacie Comunali Ferrara srl Paola Nocenti; la presidente di Federfarma Stefania Menegatti; la direttrice di Farmacie Gruppo Soelia spa Mila Panizza.

Con questa iniziativa le farmacie giocano un ruolo strategico. Già attive nella distribuzione dei kit per lo screening del tumore al colon retto, con il nuovo accordo diventeranno anche punti di riconsegna dei campioni, semplificando il percorso per i cittadini. “Le farmacie sono già e diventeranno, dopo la giornata di oggi, degli ulteriori partner nel percorso di prevenzione”, ha confermato la direttrice Natalini. Difatti, già 90 su 129 hanno aderito. Riferendosi, invece, all’auto-prelievo per il test Hpv ha aggiunto che “questa modalità innovativa potrebbe aumentare ulteriormente l’adesione al percorso di screening”.

L’Azienda sanitaria punta al massimo dei risultati. Con un’adesione delle cittadine agli screening per il collo dell’utero al 72% nel 2024, Ferrara supera la media regionale. Ampliare le possibilità, senza sostituire il consultorio, potrebbe far crescere ancora questa percentuale. L’auto-prelievo e la gestione informatizzata del percorso permettono di superare molti degli ostacoli che prima limitavano la partecipazione ai programmi di screening, garantendo al contempo elevati standard di qualità diagnostica affidandosi, come sempre, al Laboratorio unico provinciale.

 

 

La responsabile Palmonari ha illustrato l’iter di questa nuova offerta. Le donne dai 30 ai 64 anni riceveranno a casa la tradizionale lettera di invito con un appuntamento prefissato in consultorio e, se impossibilitate, potranno in alternativa scegliere di recarsi in una delle farmacie aderenti al progetto (consultabili al link http://www.ausl.fe.it/autoprelievo-hpv) e ritirare il kit per il test Hpv mostrando la lettera. Una volta che il farmacista avrà scannerizzato la richiesta, l’appuntamento in consultorio verrà automaticamente annullato, lasciando così uno slot libero per chi ne avesse bisogno. Allo stesso modo, non sarà possibile recarsi in consultorio e successivamente ritirare il kit, poiché il sistema informatico rileverà che la richiesta è già stata evasa.

Dal momento della consegna, la donna dovrà effettuare il test entro dieci giorni e consegnarlo dopo massimo 48 ore dal prelievo in una qualsiasi delle farmacie aderenti, senza necessità di conservare il tampone in frigorifero. Sebbene sia un test molto semplice, sia all’interno del kit che tramite un QR code sulla lettera l’invito, l’utente potrà visionare un tutorial nel quale viene spiegato come eseguire in maniera corretta il prelievo.

Il campione, una volta consegnato, verrà poi analizzato dall’Anatomia Patologica dell’Ausl, che ha acquisito una nuova strumentazione certificata per questo tipo di test, come ha rassicurato il direttore Lanza. In caso di esito negativo, la risposta verrà inviata direttamente a casa. Se l’esito risulterà positivo, il personale sanitario contatterà la paziente per programmare gli accertamenti successivi.

L’iniziativa è supportata da Afm – Farmacie Comunali Ferrara, Federfarma e Gruppo Soelia, che vedono in questo progetto un ulteriore passo avanti nella trasformazione delle farmacie in veri e propri presidi sanitari di prossimità. La presidente Menegatti (Federfarma) ha infine sottolineato che “la collaborazione con l’Ausl rappresenta un’opportunità per migliorare l’adesione agli screening, grazie alla capillarità delle farmacie e alla fiducia che i cittadini ripongono nei farmacisti”.

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