Cronaca
14 Marzo 2025
Con loro anche il fratello del presidente che restò in carica dal 15 giugno 2018 al 23 settembre 2022. L'accusa è di bancarotta

Fallimento Kleb Basket. Indagati D’Auria, Bulgarelli e Miozzi

di Davide Soattin | 3 min

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Sono quattro le persone a cui la Procura di Ferrara ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per il fallimento del Kleb Basket Ferrara, squadra di pallacanestro della città che – a marzo 2023 – si ritirò dal campionato di Serie A2 a causa di gravi e irrimediabili difficoltà economiche.

I nomi che la pm Isabella Cavallari ha iscritto nel registro degli indagati sono quelli di Francesco D’Auria, amministratore delegato e presidente del Cda del club biancazzurro dal 15 giugno 2018 al 23 settembre 2022, e di suo fratello Antonio D’Auria, entrambi difesi dall’avvocato Matteo Murgo. Insieme a loro ci sono poi Marco Miozzi, presidente del Cda dal 23 settembre 2022 al 7 aprile 2023 e amministratore unico dal 7 aprile al 2 maggio 2023, e Fabio Bulgarelli, che fu amministratore unico della società dal 5 luglio 2012 al 15 giugno 2018, quando passò il testimone proprio a D’Auria.

A tutti e quattro vengono contestati – a vario titolo – i reati di bancarotta semplice e fraudolenta.

Nei confronti di Francesco D’Auria, l’accusa è quella di aver provocato – con dolo o per effetto di operazioni dolose – la liquidazione giudiziale della società, omettendo sistematicamente il versamento di imposte e accumulando un debito di 2.624.116,35 euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, comprensivo di interessi e sanzioni ma al netto di aggi e delle spese, relativamente agli anni dal 2018 al 2022. Stessa identica accusa viene mossa a Fabio Bulgarelli (avvocato Alberto Bova) che avrebbe accumulato un debito di 777.608,22 euro nell’intervallo di tempo che va dal 2014 al 2017.

D’Auria dovrà anche rispondere dei pagamenti che, a partire dal 30 giugno 2018 (quando la società già versava in stato di dissesto) fino alla liquidazione, avrebbe eseguito – a fronte di restituzione di mutui e piani di rientro – nei confronti di quattro istituti bancari (Cassa Padana, Intesa San Paolo, Bpm e Mps) allo scopo di favorirli in danno della par condicio creditorum, che stabilisce l’uguaglianza di trattamento dei creditori. Si parla di un importo complessivo pari a 283.361,43 euro.

L’ex presidente biancazzurro – rimasto in carica dal 2018 al 2022 – non avrebbe inoltre compilato il libro degli inventari dal 2018 al 2022, così come Marco Miozzi (avvocato Simone Zambelli) a cui viene contestato il non aver compilato il libro degli inventari dal 2022 – anno in cui subentrò a D’Auria – fino alla data della liquidazione giudiziale, avvenuta il 2 maggio 2023.

Infine, la Procura di Ferrara accusa – in concorso tra loro – i fratelli D’Auria di aver distratto beni. Il riferimento è a una Toyota Yaris che Antonio D’Auria avrebbe utilizzato senza averne titolo.

Parte offesa è la liquidazione giudiziale della società Kleb Basket Ssd Arl.

“Abbiamo chiesto di essere interrogati, siamo stati sentiti e abbiamo chiarito la nostra posizione, motivo per cui confidiamo nell’archiviazione” ha affermato l’avvocato Alberto Bova, legale difensore di Bulgarelli, commentando la notizia di fine indagini. Al momento invece l’avvocato Matteo Murgo, legale difensore dei fratelli D’Auria, preferisce non rilasciare dichiarazioni, mentre il suo collega Simone Zambelli, che difende Miozzi, contattato telefonicamente da Estense.com non ha risposto.

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