Copparo. Si è concluso il progetto “Impariamo a salvarci”, un’iniziativa dedicata alla sicurezza balneare e alle tecniche di salvataggio, che ha coinvolto gli studenti delle scuole medie del Comune di Tresignana, appartenenti all’Istituto Don Chendi, e una classe dell’Istituto del Comune di Jolanda di Savoia.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Centro Nuoto Copparo e ha rappresentato un’importante opportunità di crescita per i giovani partecipanti, che hanno acquisito competenze fondamentali per la sicurezza in acqua e comportamenti responsabili da adottare in spiaggia.
L’iniziativa si è articolata in due fasi principali: una lezione teorica in aula e due lezioni pratiche in piscina. La prima fase ha visto la partecipazione dell’Unità Cinofila di Salvataggio in Mare della Scuola Italiana Cani Salvataggio, sezione Emilia-Romagna, che ha illustrato agli studenti le regole essenziali della sicurezza balneare e il ruolo fondamentale dei cani da salvataggio. Successivamente, i ragazzi si sono cimentati in due sessioni pratiche in piscina, dove hanno potuto apprendere tecniche di salvataggio con l’uso di strumenti specifici come il SUP Rescue, il Baywatch e le manovre di trasporto di emergenza.
Il valore di questa esperienza va ben oltre la semplice acquisizione di competenze tecniche. “Impariamo a salvarci” è stato un vero e proprio percorso di educazione civica, insegnando ai giovani l’importanza della prevenzione, della responsabilità e della collaborazione nei contesti di emergenza. L’iniziativa, coordinata dalla professoressa Marianna Raimondi e dal presidente del Centro Nuoto Copparo, Diego Petrucci, ha rappresentato un’occasione unica per rafforzare il legame tra sport e formazione scolastica.
A tal proposito, Petrucci ha dichiarato: “Un impianto sportivo sul territorio può rappresentare un punto di formazione per le scuole anche in orario curriculare, diventando un valore aggiunto al percorso formativo degli studenti. Sport e scuola sono un binomio vincente per la crescita dei giovani del territorio”.
Questo progetto ha dimostrato come la sinergia tra istituzioni scolastiche e realtà sportive possa tradursi in un’offerta educativa di alto valore, capace di lasciare un’impronta significativa nella formazione e nella consapevolezza dei ragazzi. L’auspicio è che iniziative come questa possano diventare appuntamenti ricorrenti, contribuendo a rendere sempre più sicura e consapevole la fruizione degli ambienti acquatici da parte delle nuove generazioni.
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