di Emanuele Gessi
Bondeno. C’erano tutte le premesse perché l’incontro pubblico che si è svolto a Bondeno, mercoledì 11 marzo al Centro “Dillingen an der Donau”, fosse un’occasione importante per discutere di una tematica cruciale per il territorio ferrarese, la Zona Logistica Semplificata (Zls). A confermare le aspettative, è stato il dialogo a più voci che è stato sviluppato nel corso della serata dagli ospiti protagonisti dell’evento organizzato dal Partito Democratico di Bondeno, a cui hanno preso parte come uditori una quarantina di spettatori. A intervenire, entrando nel merito delle sfide e criticità poste dalla Zls, sono stati Paolo Calvano, capogruppo del Partito Democratico in Regione, Veronica Tagliati, segretaria confederale di Cgil Ferrara, e Matteo Carion, direttore di Cna Ferrara, con il coordinamento di Tommaso Corradi, segretario del Pd Bondeno. Da tutti e tre gli ospiti è stato sottolineato come la Zls rappresenti un’opportunità sia per le imprese già insediate nel territorio, sia per attrarne di nuove. È stato evidenziato inoltre come il porto di Ravenna costituisca il perno del sistema, dunque il riferimento per tutti i Comuni coinvolti.
“La richiesta di far istituire la Zls – ha affermato Paolo Calvano – è arrivata dalla nostra Regione. L’avevamo depositata più di un anno fa e finalmente (a ottobre 2024, ndr) è arrivato il decreto nazionale che la concretizza. Parlando di Zls, stiamo parlando di qualcosa che può trasformarsi in un vero e proprio strumento di politica industriale”. La Zls, che racchiude un insieme di aree produttive che vanno da Piacenza a Ravenna, nelle quali sarà possibile fare degli investimenti funzionali al porto di Ravenna in modo agevolato, ha una durata prorogabile ma inizialmente prestabilita di 7 anni.
Della necessità di fare sistema ha parlato Matteo Carion, che ha dichiarato che servirebbe “un salto culturale che permetta di guardare verso l’esterno”, riferendosi al porto di Ravenna, e poi aggiungendo che le priorità vanno stabilite assieme se si vogliono concretizzare i buoni propositi.
“Non esiste una strada che collega facilmente Ferrara a Ravenna”, ha rilevato Carion, a cui ha fatto eco Tagliati dicendo: “Dobbiamo metterci nelle condizioni di rafforzare il collegamento commerciale con Ravenna, sia attraverso le possibilità di trasporto su gomma, sia attraverso quello ferroviario”. Calvano si è espresso in maniera positiva sulla Strada Statale 16, rispondendo alle sollecitazioni: “È chiaro che oggi serve una decisione chiara e definitiva in merito a come completiamo quella infrastruttura strategica per i collegamenti di cui si sta parlando. Per me ci sono le condizioni per poterlo fare in fretta”. Mentre sulla Cispadana, l’ex assessore al bilancio in Regione si è espresso così: “Stiamo arrivando a un punto di passaggio di non poco conto. C’è stata l’emanazione di un bando per l’affidamento della concessione della A22 e attorno a questa concessione, attraverso una procedura di partneriato pubblico-privato, ora ci dovrebbero essere le condizioni per la realizzazione della Cispadana”.
Un’altra serie di punti nodali è stata enumerata poi dallo stesso Calvano, che è quindi andato a identificare che vantaggi permetterà concretamente la Zls. Il capogruppo Pd ha parlato, fra l’altro, di semplificazione del rapporto delle imprese con le pubbliche amministrazioni, di instaurazione di forme di credito d’imposta e di un accesso più efficace ai bandi con fondi europei.
Tagliati ha successivamente posto l’accento sulle capacità che la Zls dovrà avere nell’aumentare i livelli occupazionali, rimarcando che i due indicatori fondamentali su cui presidiare rimangono salario e qualità del lavoro: “Dai nostri osservatori si assiste a un importante peggioramento delle condizioni lavorative, sia rispetto all’aumento del costo della vita, sia in relazione a un discorso di qualità complessiva”. Un altro punto critico è stato evocato da Carion, che ha acceso i riflettori sul taglio minimo degli investimenti agevolabili, fissato a 200 mila euro dalla Zls. “Un importo spesso spropositato se rapportato alla dimensione medio-piccola delle imprese che caratterizzano il nostro territorio”.
In conclusione Calvano è ritornato su uno dei fil rouge del dibattito, la necessità imposta dalla Zls di ragionare sulle infrastrutture e di potenziarne la dotazione territoriale come condizione imprescindibile per giovare dei vantaggi di un sistema basato sulle connessioni. Quindi si è rivolto direttamente al Governo affermando: “Spero che il fatto di aver istituito la Zls si traduca in un elemento premiale nelle scelte nazionali. Altrimenti non si spiegherebbe la scelta fatta”.
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